Casa Nostra. Qui Italia
cento sfumature di giallo
Alice Basso, “La scrittrice del mistero”
Ed. Garzanti, pagg. 336, Euro 6,90
Come negli altri romanzi, anche in questo troviamo parecchie tracce da seguire, parecchie storie con legami di amore o di amicizia, un interessante filone ‘letterario’ e infine anche una trama gialla.
Le pagine dedicate alle storie d’amore più o
meno felici sono veramente troppe e finiscono per stancare- Vani, innamorata
del commissario Berganza, sembra un’adolescente al primo amore con i crampi che
avverte ad ogni sguardo del fascinoso cinquantenne; Lara si scontra troppo
tardi, adesso che ha due gemelli, con una realtà che non ha mai voluto vedere;
la giovane Morgana riesce a conquistare il compagno di liceo che suona la
chitarra con le canzoni da lei scritte; lo scrittore nonché professore Riccardo
dal fisico rubacuori non sa decidere di chi è veramente innamorato…e,
purtroppo, riceve anche una serie di messaggi che fanno temere per la sua vita.
Forse si poteva sottovalutare il primo (un coniglio morto davanti alla sua
porta), pensando ad un pessimo scherzo, ma non il secondo quando questo era
stato seguito da un regalo di biscotti avvelenati. Chi può avercela con lui? Il
bel Riccardo dovrà fare un accurato esame di coscienza e riconoscere le sue
colpe, tra ragazze abbandonate con leggerezza e colleghi a cui ha soffiato il
posto.
E intanto l’editore offre a Vani un lavoro che è impossibile rifiutare- fare la ghostwriter per uno scrittore famosissimo. Vani disprezza i romanzi di bassa lega dello scrittore, ma non può rifiutare di fare un piacere all’editore. Farà quello che le si chiede di fare e lo farà al suo meglio.
Più dello stucchevole filone rosa, più di
quello giallo che è piuttosto esile e che Vani sembra sempre risolvere con la
bacchetta magica, è questo filone letterario che è interessante e pure
divertente. Perché nelle parole dello scrittore famoso leggiamo una legge non
scritta e che però vediamo imperare nel genere ‘giallo’- poco importa quello
che accade, si deve puntare sul protagonista, che deve avere una personalità
forte, da imporsi all’attenzione, da farsi ricordare sgomitando tra tutti gli
altri protagonisti del genere. Non è forse questa la legge a cui obbedisce
anche la nostra autrice creando il personaggio di Vani Sarca? Henry Dark
(questo lo pseudonimo dello scrittore) fissa per Vani anche altre regole, di
tutto quello che deve includere nella trama, compreso quanto sesso e fra chi. È
come avere davanti le dosi per un cocktail, versare tutto nel bicchierone e poi
scuotere bene. Il risultato…lasciamolo giudicare ai lettori, a meno che, come
per un cocktail, se sono un po’ brilli, non siano in grado di valutarlo.
Vani Sarca era un personaggio vincente, ma ha perso lo smalto per strada- i
romanzi che la vedono come protagonista sono diventati ripetitivi e monotoni
anche se con qualche bello spunto.
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