lunedì 27 giugno 2016

Allen Eskens, “Al posto di un altro” ed. 2016

                         Voci da mondi diversi. Stati Uniti d'America
cento sfumature di giallo
FRESCO DI LETTURA

Allen Eskens, “Al posto di un altro”
Ed. Neri Pozza, trad. M. Togliani, pagg. 317, Euro 15,30


     Un incidente d’auto spettacolare, di quelli che hanno un risvolto piccante per la modalità in cui è avvenuto: l’uomo al volante che ha perso il controllo dell’auto passando nell’altra corsia stava facendo tutt’altro che badare alla guida, quello che stava andando tranquillo per la sua strada a velocità regolare è rimasto vittima di un piacere non suo. Ha fatto a tempo  a pronunciare poche parole, “Trovatela, prima che loro trovino lei”. Impossibile capire che cosa intendesse, sennonché, non appena si cerca di rintracciare qualche suo parente per informarlo della morte, viene fuori che quello che appare sui documenti non è il suo nome, bensì quello di un amico: Jericho Pope ha preso il posto di James Putnam. Il che pone una serie di interrogativi: perché, tanto per incominciare? E che fine ha fatto il vero James Putnam? E a questo punto anche le frasi smozzicate dette da Jericho/Putnam in punto di morte risuonano sinistre.

    Il tema dello scambio di identità ha offerto infiniti spunti alla narrativa e al cinema (ricordo, uno per tutti, “Il talento di Mr. Ripley” dal romanzo di Patricia Highsmith interpretato sul grande schermo da dei giovanissimi Matt Demond, Jude Law e Gwyneth Paltrow), con altrettante infinite possibilità di esplorare motivazioni e conseguenze. In “Al posto di un altro”, secondo romanzo di Allen Eskens dopo l’ottimo “Verità nascoste”, il protagonista non è, tuttavia, l’uomo dai due nomi. Non potrebbe esserlo, visto che è morto, e interessa soprattutto perché, da quando Jericho è risuscitato con il nome di Putnam (perché ufficialmente era già morto in un altro incidente su un gommone esploso in mare), inizia una caccia alla cieca per trovare qualcosa. E i cacciatori sono un poliziotto, Alexander Rupert, e un mercenario, Drago Basta.
    Alexander Rupert, poliziotto di Minneapolis come suo fratello Max, sta attraversando un periodo di crisi. Deve comparire davanti al gran giurì perché accusato di corruzione. Alexander nega, è bravissimo a mentire, ma è veramente colpevole di appropriazione indebita, è la sua parola contro quella del collega che lo accusa. E poi, dapprima sospetta, poi ha le prove (non per niente è un poliziotto) che la moglie lo tradisce. Se riuscisse a risolvere il caso Jericho Pope/James Putnam, forse risalirebbe anche dalla spirale che lo sta inghiottendo.

    Drago Basta era conosciuto nei Balcani come ‘la Bestia’. La scena in flash-back in cui Drago ha solo quindici anni quando degli albanesi entrano a forza in casa sua, è agghiacciante. L’uomo spietato, glaciale, sanguinario, è nato in quel momento. E’ il pericolo alla massima potenza perché è freddo, calcolatore, senza scrupoli, uccide chiunque gli intralci la strada, senza neppure guardare chi sia.
    Anni prima era successo qualcosa sullo yacht che aveva a bordo personaggi importanti del governo ma anche Drago Basta con un altro nome e Jericho Pope in qualità di ufficiale di marina. Erano state fatte salire anche due ragazze, due escort, che però erano state portate a riva prima che il gommone si allontanasse nuovamente con uno dei due uomini del governo e Jericho. Poi l’esplosione. O almeno così era stato riferito alla polizia. Che cosa era successo? Se Jericho non era morto, che cosa aveva da nascondere per nascondersi lui stesso?

    “Al posto di un altro” si legge in un fiato perché la tensione è altissima ed è impossibile interrompere la lettura. La caccia ‘al tesoro’, tanto ambito per diversi motivi da Drago e da Alexander, non è facile- Jericho è stato abile nel nasconderlo, conoscendo la sua carica esplosiva, avendo anche sperimentato l’efferatezza delle persone che si sarebbero mosse sulle sue tracce. E quando Drago entra in azione, c’è una escalation di violenza, un contagio di violenza- è una carneficina.
    Belli i personaggi dei due fratelli poliziotti, buona la trama, intriganti gli espedienti tecnologici usati da Drago Basta (ne è passata di acqua sotto i ponti dai tempi di Agatha Christie!), ogni tanto qualche caduta dal buon gusto in un libro perfetto per le vacanze.

la recensione sarà pubblicata su www.stradanove.net



    

1 commento:

  1. Ho letto anch' io questo thriller e mi ritrovo nel tuo pensiero! Non sono una grande amante del genere ma si è fatto leggere con piacere e tanta suspance!

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