lunedì 27 aprile 2020

Incontro con Per Olov Enquist, autore de "Il medico di corte" 2001


                  

               
    



Atmosfera di festa, la sera del 28 novembre 2001 allo Spazio Krizia di Milano. Cento rose bianche per festeggiare il titolo numero 100 dell’Iperborea, la casa editrice fondata 13 anni fa da Emilia Lodigiani e specializzata nella pubblicazione della narrativa del Nord Europa. E non si poteva fare una scelta migliore per questo libro che segna un compleanno: “Il Medico di Corte”,dello scrittore svedese Per Enquist, è uno straordinario romanzo storico e politico ed è anche una bellissima storia d’amore. L’equilibrio tra la documentazione dei fatti e le passioni dei protagonisti, tra storia e immaginazione e poesia, è assolutamente perfetto, in un libro che è palpitante in ogni sua pagina. La vicenda dura quattro anni, tra il 1668 e il 1772, mentre l’Europa è percorsa da fremiti di novità che anticipano la Rivoluzione Francese. In Danimarca regna Cristiano VII, giovane e pazzo. Gli viene messo accanto un medico tedesco, Struensee, e Cristiano lo nomina presto Consigliere del Re, conferendo subito dopo lo stesso incarico al suo cane. Struensee è un intellettuale illuminista e pensa che forse il suo compito è quello di portare i Lumi in questo paese del Nord che non conosce la democrazia. Dà inizio ad una serie di riforme, troppo in fretta, troppo numerose. Aumentano le opposizioni a corte e i suoi nemici riescono ad intrappolarlo colpendolo nel punto più debole: il suo amore per la regina Caroline Mathilde, “la piccola sgualdrina inglese”. L’accusa è di oltraggio al re, la pena è la morte, l’esilio per Caroline e l’abrogazione di tutte le riforme. E’ finito il tempo di Struensee, ma ha segnato un’epoca, quella di “un sogno sulle possibilità dell’uomo”.

Per Olov Enquist è venuto apposta dalla Svezia per partecipare a questa serata. Ha l’aria di un ragazzo con i capelli bianchi, questo signore in giacca e cravatta, jeans e scarpe da ginnastica. Ha voglia di scherzare, parla in inglese, con un humour sottile che gli viene naturale come la lingua. Risponde in tono giocoso alle domande che gli vengono poste dallo scrittore Mario Baudino e dalla sua traduttrice, Carmen Cima, e si scusa dicendo, “so di non aver risposto con precisione a quello che mi avete chiesto”.

  Amore e potere: un intellettuale diviso tra questi due aspetti dell’esistenza. Qual è la cosa più importante per lui?

Cristiano VII
     Il sesso nella politica è un argomento centrale nel libro,anche se non so perché lo sia diventato. Sono un drammaturgo e mi affascinava il carattere di teatro da camera di questa storia che ha solo quattro personaggi. Un dramma sull’amore e l’odio e poi ancora l’amore. Se avessi scritto per il teatro, sarebbe stato un’ opera di due ore sul tema dell’amore. Ma è un romanzo, un romanzo sull’amore circondato dalla società e dai meccanismi della politica. E ci sono quattro personaggi con un rapporto complesso tra di loro. Il re ama Struensee e non ama la regina. Struensee è un uomo buono, ma è un cattivo uomo politico.

 Insomma, c’è un illuminista di buona volontà che tenta di riformare uno stato ma è indebolito dal suo innamoramento per la regina. Forse, se fosse riuscito ad organizzare il potere, anche l’amore per la regina non gli sarebbe costato la testa. Forse non è l’amore a perderlo, ma il non saper scegliere i suoi nemici. E’ una metafora della sfiducia nel ruolo politico dell’intellettuale?

Carolina Mathilde
     Il problema di Struensee è che, quando ottiene il potere, si comporta come se non esistesse tutto il campo di forze politiche che comprende, al di là del re, i proprietari terrieri, l’esercito, la nobiltà e la corte. Procede con le riforme, senza neppure mettere a morte i suoi nemici. In conclusione, anche se sono uno dei pochi scrittori politicizzati in Scandinavia, non penso che gli intellettuali siano buoni uomini politici. Spesso gli intellettuali fanno pasticci in politica e Struensee fallisce perché, prima di attuare le sue fantastiche riforme, doveva analizzare a fondo il campo politico, che è molto complesso.



Questa storia è vera, è il risultato di un’inchiesta sul passato. Quale è la parte di fiction, che cosa sfuggiva ai documenti e ha dovuto inventare?

     A questo libro si adatta la bella definizione di romanzo non-fiction, romanzo di non invenzione. Ogni fatto è basato su una ricerca. Le date e gli avvenimenti corrispondono a quelli sui documenti. Naturalmente quando Struensee e la regina fanno l’amore, questo non si trova nei documenti. Ci sono le testimonianze al processo, ma a questo punto ero io, in quanto scrittore, che dovevo intervenire per riempire gli spazi vuoti e creare un’interpretazione del rapporto tra di loro.
dal film "Royal Affair"
 C’è un’immagine ricorrente nel libro, quella degli uccelli che dormono avvolti nei loro sogni. Simboleggiano forse quello che non riusciamo a capire?
     
Non faccio mai uso di simboli e li odio. Se ne rimangono in un romanzo, è perché mi sono dimenticato di toglierli. Mi sforzo di scrivere una prosa che sia pulita e non bella. Penso che la bellezza nel testo venga fuori quando si eliminano i bei simboli.

 Fra gli scrittori svedesi, chi l’ ha più influenzata?
     
   Quando ero molto giovane, avevamo pochi libri, soprattutto libri religiosi. A 13 anni ho incominciato a leggere tutto quello che potevo, anche dieci libri alla settimana. Potrei citare una ventina di scrittori svedesi, ma sarebbe troppo noioso.



E’ chiaro che lei predilige il romanzo storico e mi sembra che scelga sempre dei personaggi controversi. Come li sceglie?

     A dire il vero, ho scritto solo due romanzi storici, però ho scritto molti libri che si basano su fatti, avvenimenti politici, e forse per questo si possono considerare come romanzi storici. A volte mi capita di scegliere una storia su cui scrivere un romanzo, poi mi accorgo che non va bene e, per fortuna, sono capace di distruggere un cattivo manoscritto. In questo caso è stato l’argomento che ha scelto me – ed è andata bene.



Per Olov Enquist, “Il Medico di Corte”
Ed. Iperborea, pagg. 405, L.32.000


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