martedì 18 agosto 2015

Alka Saraogi, "Bypass al cuore di Calcutta" ed. 2002

                                                               Voci da mondi diversi. Asia
                                                                il libro ritrovato


Alka Saraogi, "Bypass al cuore di Calcutta"
 Ed. Neri Pozza, pagg. 297, Euro 15,50

E' la parola chiave del libro, "bypass", e chiaramente ha un valore simbolico. Un bypass restituisce la funzionalità ad un cuore umano, ma si può anche bypassare qualcuno, o bypassare un problema, accantonandolo e cercando altre soluzioni. Entrambi i significati nel romanzo di cui sono protagonisti Kishor babu, un ricco indiano della comunità Marvari, e Calcutta, la città  cuore dell' India, attraversata dal sacro Gange. Kishor ha subito un intervento al cuore, gli hanno messo un bypass - e poi ha incominciato a comportarsi in maniera diversa, se ne va in giro a piedi per le strade di Calcutta. Niente di strano, ma lui non lo aveva mai fatto. La sua famiglia teme che sia diventato pazzo, e l' immagine del pazzo diventa quella shakesperiana dell' uomo che trova la saggezza nella follia, che può dire tutto quello che vuole sotto l' alibi della mancanza di senno.  Kishor affida allo scrittore il compito di raccontare la sua storia e la storia di Kishor diventa la storia dell' India, con il bisnonno che si è arricchito sotto il governo degli inglesi, la madre rimasta vedova, il fratello morto a diciotto anni, e Kishor che deve entrare nel commercio anche se non gli piace, perché tutti i Marvari sono commercianti.
Lo scrittore interviene per  commentare, o per fare avanzare la narrazione che si alterna tra il passato e il presente. Kishor aveva avuto due amici inseparabili, di tendenze politiche opposte, e aveva scambiato con loro la promessa di riincontrarsi il primo di gennaio del 2000, giorno in cui tutti e tre avrebbero compiuto 75 anni. Che cosa è rimasto dei grandi ideali della loro giovinezza, che cosa è rimasto nell' India di oggi di quegli intenti, quando non si parlava d' altro che dell' Indipendenza, e si era o per il messaggio di pace del Mahatma Gandhi o per l' acceso nazionalismo di Subashash babu? Poi era venuta la dittatura di Nehru, di sua figlia e dei suoi nipoti.
Nehru
Anche Kishor era stato un dittatore in famiglia: era sua, dunque la responsabilità per la limitatezza del loro mondo, la ristrettezza di idee, la superficialità, il consumismo? Ma adesso l' intervento al cuore gli offre l' occasione per iniziare una terza fase della sua vita. Adesso può seguire l' esempio di ascetismo dello Svami che aveva conosciuto da giovane. E all' appuntamento dell' alba del 2000 Kishor incontra l' amico nazionalista che ha tradito quello in cui credeva: l' altro, l' idealista seguace di Gandhi, è morto, ma il suo spirito è lì, con loro, a suggerire che aveva ragione lui, che non si può fare niente con i fondi stranieri, bypassando le forze del loro paese. Finisce così, con un invito a ritrovare se stessi, questo romanzo della scrittrice indiana Alka Saraogi. Un romanzo ricco di personaggi, di vicende, di immagini, di colori e di idee, complesso come la vita stessa in un paese che, dopo più di mezzo secolo di indipendenza, fa i conti con il suo passato.


la recensione è stata pubblicata su www.stradanove.net






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