lunedì 23 novembre 2015

Fionnuala Kearney, “Noi due e gli altri” ed. 2015

                                     Voci da mondi diversi. Gran Bretagna e Irlanda    
                   FRESCO DI LETTURA


Fionnuala Kearney, “Noi due e gli altri”
Ed. Neri Pozza, trad. Cristiano Peddis, pagg. 412, Euro 18,00




      Se pensiamo all’attore Hugh Grant nei panni di Adam Hall, uno dei due protagonisti del romanzo di Fionnuala Kearney, una serie di immagini attraverseranno immediatamente la nostra mente costruendo una trama che sarà probabilmente vicina a quella di “Noi due e gli altri”: uomo rampante sulla quarantina, felicemente sposato da vent’anni e con una figlia di diciannove anni, ha una storia di sesso rovente con una donna più giovane della moglie. Questa lo lascia, pur con il cuore spezzato. La faccia contrita di Hugh Grant ci balena davanti agli occhi. E adesso che succede? Lo perdonerà la moglie? Anzi, lo perdoneranno la moglie e la figlia, delusa ancora più di sua madre per il comportamento del padre? Dovrete leggere il libro per scoprirlo. Un libro che si legge di un fiato, che sembra perfetto per una trasposizione cinematografica, che si fa perdonare una buona dose di melodramma perché i personaggi si fanno amare (non riusciamo a trovare antipatico neppure Adam, il marito fedifrago) e che è perfino divertente.

     I capitoli in cui è Adam a parlare si alternano a quelli in cui è sua moglie Beth, scrittrice di canzoni, a prendere la parola. Beth ha appena scoperto il tradimento di lui, era già successo un’altra volta, ma adesso Beth non è disposta ad andare avanti e far finta di niente e forse Adam non sarebbe disposto a rinunciare all’ebbrezza di questa nuova avventura. Perché ne ha bisogno se, come lui stesso riconosce, ama tanto sua moglie che lo ha letteralmente salvato quando si sono conosciuti e i suoi genitori erano morti da poco in maniera drammatica? Più di vent’anni insieme sono stati un lungo tempo di segreti e bugie che ora verranno alla luce uno dopo l’altro, per caso o per un destino che opera solo in apparenza ai danni di Adam. E’ per questo che non ci riesce di disprezzare Adam come sembra meritarsi: ha portato sulle spalle un fardello pesante per risparmiare il fratello e poi, dopo il primo tradimento, per non ferire Beth ancora di più, ma c’è un limite a quello che un uomo è in grado di tenersi dentro. Adam è colpevole, Adam ha sbagliato e sbaglia, ma è generoso e ha delle attenuanti.

       Il piacere della lettura del romanzo di Fionnuala Kearney viene dalla storia che ci racconta e dalla vivacità dei personaggi- e non posso dire altro della trama. Succede per il lettore quello che succede allo spettatore di una soap opera a puntate: si susseguono colpi di scena, rivelazioni inaspettate, segreti e bugie che fanno molto male quando vengono svelati, il tutto ti pare un po’ troppo, un po’ impossibile, un po’ esagerato e però ti avvince, ti incuriosisce, desideri sapere di più, speri che tutto vada bene e che vivranno felici per sempre, piangi e ridi, ti commuovi e ti arrabbi, prendi parte alla commedia e alla tragedia della vita.

     Non regalerei questo libro ad un uomo (che già sbuffa a vedere un film con Hugh Grant), ma è perfetto per una donna che vuole concedersi una bella lettura un poco sentimentale.


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