mercoledì 26 giugno 2024

Jocelyne Saucier, “Il segreto dei Cardinal” ed. 2024

                                          Voci da mondi diversi. Canada

   cento sfumature di giallo

Jocelyne Saucier, “Il segreto dei Cardinal”

Ed. Iperborea, trad. Luciana Cisbani, pagg.224, Euro 17,00

   I Cardinal. Ah, i Cardinal con il fascino delle famiglie numerose. Sono ventuno i giovani Cardinal. Sì, non c’è nessun errore: ventun figli di cui solo cinque le figlie femmine. E certo che hanno ognuno il proprio nome, ma è solo il padre che li chiama con quello, tra di loro sono LaPulzella, ElToro, Tootsie, Geronimo, Fanalino che è l’ultimo arrivato, LaTommy e la sua gemella che a volte è chiamata L’Adottata e molto più spesso con il suo vero nome, Angèle.

    Tra i tanti aneddoti, tra i tanti dettagli di vita quotidiana, tra le tante parole di lessico famigliare (Nemmiposto vuol dire ‘nessuno mi prenda il posto’ su quell’unico divano a tre sedute o per terra appoggiati al muro), tra le tante imprese audaci di Geronimo e degli altri contro quelli che loro chiamano ‘i bifolchi’, sono Le Gemelle che occupano il posto principale in questa storia di famiglia. Sono assolutamente identiche, anche se LaTommy deve il suo soprannome al suo comportamento da maschiaccio e L’Adottata è angelica come il suo nome- una coppia senza figli voleva adottare entrambe le gemelle, solo Angèle si era lasciata tentare dai vestitini frou-frou e dalla promessa di una stanza tutta bianca e una volta all’anno andava ospite da quei genitori che la colmavano di regali anche senza averla poi adottata. E però era diventata la vittima delle battute cattive dei fratelli che si divertivano a insudiciarle i begli abiti con cui ritornava. Dove è Angèle ora? L’ultima volta l’avevano vista seduta sul sedile posteriore dell’automobile di Geronimo, indossava il vestitino a fiori, aveva accanto a sé dei sacchetti con le sue cose. Era diretta a Montréal, e poi?


   La presenza-assenza di Angèle ritorna in tutte le narrazioni fatte in prima persona da membri diversi della famiglia- inizia Fanalino il cui racconto si basa per lo più su quello che ha sentito dire, perché parla anche di fatti avvenuti quando lui non era neppure nato, poi interviene LaPulzella, poi il primogenito che finirà in Australia per allontanarsi dalla famiglia, e Geronimo con la sua passione per i candelotti di dinamite e LaTommy che vive all’estremo Nord e ha sposato un inuit, e poi altri ancora.

   Dove sono i genitori in questo romanzo di famiglia? Padre è un prospettore, diventato famoso per aver scoperto una miniera di zinco. È lui che ha fondato la cittadina dove vivono in quella grande casa con stanze ‘disordinate’ perché è composta da due case messe insieme. Padre ha una passione dominante, quella delle rocce, e dei figli sembra ricordarsi solo quando compiono sette anni e il compleanno viene festeggiato con una iniziazione alla dinamite.


     La più grande delle figlie, LaPulzella, aveva fatto da madre a quasi tutti i bambini- come avrebbe potuto occuparsene Madre, sempre impegnata a sfornare figli e cucinare in giganteschi pentoloni? È una figura evanescente, questa Madre che passa silenziosamente da un letto all’altro quando già dormono, per una fugace carezza. Eppure tutti sono d’accordo nel volerla proteggere, nel cercare di confonderla perché non si renda conto che non sono ventuno i figli che la circondano. Si può ingannare il cuore di una madre?

     Nel 1995 il padre ormai anziano riceve un premio alla carriera e tutti i figli Cardinal si ritrovano insieme. Quando era iniziata la diaspora? Forse  quando Angèle si era allontanata sull’automobile? Incontrarsi di nuovo e sparpagliarsi per rendere meno evidente un’assenza dà inizio ai ricordi, alla ricostruzione di quanto era accaduto, alle domande ‘come è stato possibile?’, ai sensi di colpa: “un colpevole basta e avanza”, dice Geronimo, “è inutile stare ad accusarsi”. E non è neppure la madre la più straziata, ma Carmelle/LaTommy che solo davanti allo specchio fa riaffiorare il sorriso di Angéle sul suo volto.

   Divertente e drammatico, con una misteriosa esplosione al centro della trama, con una famiglia così numerosa da distrarci dagli altri temi sociali ed economici che hanno a che fare con le scoperte minerarie e con un finale forse un poco deludente. Ma una cosa è certa: sentiremo la mancanza dei Cardinal.



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