domenica 8 agosto 2021

Antonio Manzini, “Vecchie conoscenze” ed. 2021

                                                                         Casa Nostra. Qui Italia

    cento sfumature di giallo

Antonio Manzini, “Vecchie conoscenze”

Ed. Sellerio, pagg. 405, Euro 15,00

  

    È un piacere tutto particolare, quello che si prova quando si legge il nuovo romanzo di un autore di cui abbiamo letto tutti i libri precedenti e si teme possa deluderci, possa stancarci con la sua ripetitività. Non ci delude la nostra ‘vecchia conoscenza’, Antonio Manzini, con “Vecchie conoscenze”.

    Ad Aosta fa freddo e nevica, come al solito. C’è aria di cambiamenti. Gabriele e sua madre partono per Milano, lasciando la casa di Rocco Schiavone che li ha ospitati. Gabriele è infelice, Rocco ammette che gli mancherà, gli suggerisce di non ascoltare i consigli dei vecchi, semmai di fare il contrario di quello che gli dicono, perché- ‘mi sembra che qui il risultato sia disastroso’ e che il mondo che i vecchi lasciano ai giovani sia pieno di monnezza. Il compagno dell’agente Deruta gli propone di andare a vivere insieme, ma Michele Deruta rifiuta- ha paura di quello che si dirà in giro, paura di perdere il lavoro. La giornalista Sandra Buccellato propone a Rocco di andare con lei a cena da una cugina. Il rifiuto di Rocco supera la sua abituale sgarbatezza, è di una rudezza e maleducazione tale da ferire Sandra che, dopo avergli dato dello stronzo, lo pianta in asso. E Rocco si conferma come il più antipatico tra i personaggi che amiamo.


    A tutto questo si aggiunge un’altra delle catalogate rompiture di coglioni per Rocco. Sofia Martinet, un’anziana professoressa, molto nota nell’ambiente accademico, insignita di premi per i suoi studi su Leonardo, è stata assassinata nel suo appartamento stracolmo di libri. Un furto? Non pare, anche se sul dito c’è il segno di un anello che è scomparso. I sospetti cadranno sul figlio che aveva bisogno di soldi. Perché la Martinet dava tanta importanza alla data di pubblicazione di un suo studio rivoluzionario su Leonardo?

     Non è questa l’unica trama ‘gialla’ del romanzo. Questa è quella più tradizionale, sia nel movente sia nella modalità dell’assassinio. Ed è anche quella in cui Rocco, pur essendo sempre turbato dalla morte violenta, riesce a mantenere un maggiore distacco. L’altra trama, di pari rilievo, si aggancia al passato di Rocco, alla vicenda in cui era stato dolorosamente coinvolto per l’omicidio di sua moglie (quella Marina con cui ancora parla come se fosse presente) e poi per quello della compagna del carissimo amico Sebastiano.

    Ecco, si fa vivo Sebastiano, diretto in Svizzera per regolare i conti con Enzo Baiocchi- vecchie conoscenze. Rocco è disposto a tutto per Sebastiano, anche a sottrarre un passaporto in questura, per fornirgli un’altra identità. Sebastiano è ‘l’amicizia’ suggellata da un patto di sangue infantile, ben diversa da quella che Rocco sperava di instaurare con l’agente Italo Pierron che continua a deluderlo, perso ormai nella sua dipendenza dal gioco.


    E poi Sebastiano scompare. L’azione si fa convulsa, la rivelazione dei retroscena ribalta quella che si pensava fosse la verità ed è sconvolgente. Rocco è ferito, è il suo mondo che vacilla.

   Eppure non tutto è nero, non tutto è negativo e senza speranza nel nuovo romanzo di Antonio Manzini. C’è un barlume di autocritica in Rocco, e, se l’amicizia delude, c’è però l’amore che fa capolino, nelle situazioni più inattese (Gabriele a Milano), nelle forme meno usuali (l’agente Deruta che trova il coraggio di fare coming out ), perfino nei personaggi a quattro zampe. C’è anche il ritorno di Caterina: si era sbagliato su di lei, Rocco? E si è fatto finalmente una ragione, Rocco, di essere in questa città dove il suo loden non lo difende dal freddo e le sue amate Clarks sono sempre infradiciate? La confessione finale ai ‘suoi’ uomini sa di amarezza ma anche di una nuova consapevolezza.

 Non siamo amici, non lo siamo mai stati, e forse non lo saremo mai….Ma la sapete la cosa strana? Mi siete rimasti solo voi. Per quanto sia dura e difficile ammetterlo, non ho altri che voi…”.

    Leggetelo.

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La recensione sarà pubblicata su www.stradanove.it



   

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