mercoledì 26 febbraio 2014

Pia Juul, "L'omicidio di Halland"

                                                                       cento sfumature di giallo
                                                                                          fresco di lettura



Pia Juul, “L’omicidio di Halland”
Ed. Elliot, trad. Bruno Berni, pagg. 184, Euro 14,02   
Titolo originale: Mordet på Halland

     Un thriller sconcertante dalla Danimarca. Sconcertante perché si annuncia come un classico mystery: un uomo viene ucciso, il titolo stesso lo dice, “L’omicidio di Halland”. Gli hanno sparato, di mattina presto, in strada. Ci sono tutti i quesiti tipici: come mai è uscito, e senza giacca? Conosceva la persona che poi lo ha ucciso? Con queste premesse ci prepariamo a leggere un giallo nordico colmo di suspense. E invece il romanzo di Pia Juul è pieno di suspense ma si sviluppa come qualcosa d’altro: appare presto chiaro che alla scrittrice (anche l’io narrante è una scrittrice, il che ci insinua il dubbio, ‘starà esponendo i fatti come sono o è una trama che ha in mente?’) interessano le reazioni dei personaggi, i retroscena della vita delle persone vicino a Halland.
    A dire il vero il libro non incomincia proprio con l’omicidio ma con la scena che in genere segue l’omicidio. La scrittrice Bess, moglie di Halland, ha dormito sul divano perché ha fatto le ore piccole scrivendo, quando si è alzata ha visto che il marito non era in casa, si è fatta la doccia, hanno suonato alla porta, ha aperto e si è trovata davanti un uomo che le ha detto: “In nome della legge! Sono le 7,47 e lei è in arresto”.
Ma l’uomo che, agitato e confuso, pronuncia queste parole non è un poliziotto e questo è un primo indizio della maniera poco ortodossa in cui procederà il romanzo. Bess si mette a correre, non per scappare, ma per andare a vedere che cosa è successo. E qui abbiamo un secondo indizio: dobbiamo attendere prima di sapere di più anche noi, perché il paragrafo seguente si apre con un flashback, con la minaccia del primo marito di Bess che, in caso se ne fosse andata via, non avrebbe mai più rivisto Abby. All’improvviso sembra che a Bess (o alla scrittrice Pia Juul) non importi più sapere che cosa mai sia accaduto nella piazza del paesino danese dove un uomo giace morto. Si apre uno squarcio sul passato di Bess che dieci anni prima, dopo un brevissimo incontro con Halland in una libreria, aveva lasciato il marito e la figlia quattordicenne. E veramente Bess non l’aveva più rivista, perché era stata la ragazza a non voler rivedere la madre.


La porta era ancora aperta e cominciai a tremare nell’istante stesso in cui afferrai la maniglia. Avevo appena chiuso la porta alle mie spalle quando crollai nell’ingresso e rimasi lì raggomitolata a singhiozzare forte. Ma ciò che pensavo non era “Halland, Halland!”, era di nuovo, come poco prima in piazza: “Abby! Voglio chiamare Abby!”.

   Il computer di Halland non si trova, il poliziotto sembra venire in visita in casa di Bess piuttosto che per indagare, arriva una ragazza molto incinta (parente acquisita di Halland, potrebbe essere Halland il padre del bambino?), nei cassetti di Halland si trova una chiave che non si sa che cosa apra, si fa vivo l’ex marito di Bess, un vicino di casa scompare per riapparire senza molte spiegazioni…


   “L’omicidio di Halland” è un romanzo sull’abbandono e sulle sue conseguenze, sulla maternità, sui sensi di colpa, sull’innamoramento e sull’amore, sull’amicizia. Halland teneva il poster di un film nella sua ‘stanza tutta per sé’, “Il ritorno di Martin Guerre” con Gérard Depardieu, la storia di un uomo che si sostituisce ad un altro, senza che neppure la moglie si accorga di nulla. La vita di ognuno è piena di segreti, ognuno di noi crede di conoscere chi ci sta accanto ma non è vero, è impossibile sapere tutto- è questo il significato finale del romanzo della Juul che è un page turner come il miglior thriller tradizionale, anche se, tuttavia, permane il nostro sconcerto. Avremmo voluto sapere chi ha ucciso Halland.

la recensione è stata pubblicata su www.wuz,it

la scrittrice Pia Juul   

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