Voci da mondi diversi. Gran Bretagna e Irlanda
Hilary Mantel, “Cambio di clima”
Ed.
Fazi, trad. Giuseppina Oneto, pagg. 372, Euro 19,00
È appena stato
pubblicato dalla casa editrice Fazi, a cui dobbiamo essere grati, “Cambio di
clima”, un romanzo di Hilary Mantel del 1994, un romanzo ‘non storico’ che è
stato giudicato come uno dei migliori libri degli anni ‘90.
Nel 1980 Ralph e Anna Eldred vivono nel Norfolk in una grande fattoria ristrutturata, ‘la Casa Rossa’, con i quattro figli. Cresciuto in una famiglia molto religiosa, Ralph è responsabile di un istituto di beneficienza e ogni estate ospita dei ‘casi penosi’- ragazzi sbandati, drogati, senza una famiglia e senza una casa- nella speranza di poter essere d’aiuto offrendo loro un ambiente familiare e una vita sana lontano dalla città. Sono degli idealisti, Ralph e Anna? Di certo lo erano quando, una ventina d’anni prima, erano partiti per il Sud Africa dove erano stati mandati a lavorare nella missione di una township, una delle aree urbane in cui abitavano solo i cittadini non-bianchi. Erano gli anni dell’apartheid, per Ralph e Anna era impossibile non prendere posizione contro leggi estremamente discriminatorie, al limite del disumano. Erano stati arrestati, messi in prigione e poi espulsi dal paese. Se non volevano tornare in Inghilterra, dovevano accettare di andare nel Bechuanaland (oggi Botswana). Avevano trovato ancora più miseria, servitori inaffidabili, diffidenza, malanimo. Lì erano nati i primi due figli, due gemelli, maschietto e bambina.
La narrativa si sposta tra il presente e il
passato, quello che succede adesso, nel 1980, è conseguenza di un passato
dolorosissimo che viene mantenuto segreto, in famiglia e a noi lettori. Ed è un
segreto tragico che suppura, che influenza i rapporti tra Ralph e Anna, tra
Anna e i suoi figli. Anna non è più la ragazza fiduciosa che era partita per
l’Africa, contenta di allontanarsi dai genitori. C’è come un’ombra dentro di
lei, c’è un tarlo, una tristezza che viene fatta passare per un mal di cuore,
perché è la cosa più facile da dire. E poi non è neppure falso, lei ha male al cuore.
Il libro iniziava con la scena di un funerale- era morto l’immobiliarista che aveva venduto la Casa Rossa agli Eldred. Ralph aveva appreso da poco che il morto era stato per anni l’amante di sua sorella. Era un segreto che tutto il paese sapeva (tranne Ralph), anche la moglie sapeva (beveva per consolarsi). Sembra un dettaglio marginale e invece- lo capiremo dopo- introduce due temi del libro, i segreti che nuocciono a tutti e il tradimento, tradimento che ha tanti aspetti, tradimento di ideali, di fiducia, di amore, di aspettative. E con il tradimento torna fuori un altro tema, quello del perdono. Dimenticare vuol dire perdonare? Oppure si può perdonare senza dimenticare? Perché, si può perdonare l’indicibile, il male assoluto?
È uno dei ‘casi penosi’ a portare al punto
di svolta del romanzo, una ragazzina difficile che gli Eldred accolgono come
ospite, che riesce a fuggire, che mette in moto l’azione della polizia, che
scoperchia uno dei tanti segreti, uno dei tradimenti. E c’è un altro ‘cambio di
clima’ in casa Eldred, ed è il secondo cambio di clima (se per clima intendiamo
anche quello dei rapporti in famiglia) in pochi giorni, dopo il cambio di clima
che aveva portato Ralph e Anna in Africa e poi quello che li aveva riportati in
Inghilterra. Come ci si abitua al cambio di clima atmosferico e metaforico?
Come reagiscono corpi e animi e sentimenti?
È un libro molto bello, come tutti i libri
che aggiungono qualcosa di straordinario e fuori dal comune ad esperienze e
storie del tutto ordinarie, che ti fanno riflettere, che sono profondi senza
tediare.




Nessun commento:
Posta un commento