Eccoci all’appuntamento di ogni
inizio d’anno, per dare uno sguardo indietro ai libri letti nell’anno appena
finito e scegliere i dieci ‘bellissimi’. Come ogni anno mi trovo a ridire le
stesse cose- che i dieci libri che indicherò sono quelli più belli che ho letto
io, che giudico bellissimi perché in
qualche maniera mi hanno lasciato un segno, per la trama, per i personaggi, per
lo stile narrativo, anche se non sempre sono ‘alta’’ letteratura e quasi
certamente verranno dimenticati (tutto passa così velocemente nei nostri tempi
veloci). Confesso che quest’anno la prima scelta dei bellissimi non è stata
numerosa come negli anni passati, ho dovuto sfrondare di meno. E mi è
dispiaciuto.
I libri sono elencati in ordine
alfabetico secondo il cognome degli autori.
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Chiamamanda Adichie, “Americanah” ed.
Einaudi
-
Aminatta Forna, “Il ricordo dell’amore” ed.
Cavallo di Ferro
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Massimo Galluppi, “Il cerchio dell’odio” ed. Marsilio
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Emma Healey, “Elizabeth è scomparsa” ed. Mondadori
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Hannah Kent, “Ho lasciato entrare la tempesta” ed. Piemme
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Andreas Latzko, “Uomini in guerra” ed. Keller
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Ernst Lothar, “La melodia di Vienna” ed. e/o
-
Henning Mankell, “L’occhio del leopardo” ed. Marsilio
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Anthony Marra, “La costellazione fragile della
vita” ed. Piemme
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Magnus Montelius, “L’inganno del passato” ed. Marsilio
Devo aggiungere due libri ‘fuori
concorso’ perché non pubblicati in italiano:
-
Daša Drndić, “Trieste” ed. McLehose
-
Duong
Thu Huong, “The Zenith” ed. Penguin
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