Voci da mondi diversi. Gran Bretagna e Irlanda
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FRESCO DI LETTURA
Sebastian Barry, “The temporary gentleman”
Ed. Faber&Faber, pagg. 268, Euro 12,31
1957.
Accra, Ghana. Jack McNoulty scrive la storia della sua vita. Una vita
tumultuosa, piena di avvenimenti, perché gli anni in cui ha vissuto sono stati
anni di grandi cambiamenti per l’Europa e per l’Irlanda. Jack McNoulty, nato a
Sligo, ha visto la guerra civile in patria, si è arruolato con gli inglesi per
combattere contro Hitler (decisione non facile e non compresa in patria), è
stato soldato, ha lavorato come ingegnere, ha disinnescato bombe, ha fatto
l’osservatore per le Nazioni Unite. Ha girato molto, è stato spesso lontano da casa:
è questa una delle cause della rovina del suo matrimonio? Perché al centro di
tutto il racconto di Jack McNoulty c’è lei, Mai Kirwan, la bella di Sligo negli anni ‘20, la ragazza di buona
famiglia che Jack ha sposato nonostante le funeste predizioni del padre di lei,
nonostante fosse quasi incomprensibile che lei, con le sue ambizioni, si
innamorasse di lui. Mai Kirwan che tormenta i pensieri di Jack, che gli
riappare nei momenti di splendore e di miseria.
Sligo |
“The temporary gentleman” è un libro terribile
e di una tristezza infinita, come lo
sono tutti i romanzi che narrano di una
caduta. Prima lenta, poi inarrestabile. Che non può che concludersi con una
tragedia. Noi lettori ci troviamo nella posizione di avere una doppia visuale
degli avvenimenti- è Jack a raccontare, ma qualcosa nel suo racconto, una certa
auto indulgenza, ci induce a distaccarci e ad avere anche una ‘nostra’
prospettiva, che non torna certo a suo favore. Suo suocero lo chiamava le buveur di Sligo. Questo dice tutto. L’alcol, la rovina degli irlandesi.
L’ubriachezza tollerata dalle mogli, a volte condivisa. E’ quello che succede a
Jack e Mai e, come fa osservare un medico a cui Jack si rivolge per far
disintossicare Mai, come può farcela, a staccarsi dalla bottiglia, una moglie
che vede il marito bere?
Mentre Jack scrive gli appunti dei suoi ricordi, nel 1957, veniamo a
sapere che la sua presenza non è gradita ad Accra- nel suo passato c’è una
vicenda di armi vendute, nel presente una ricaduta nell’ubriachezza con
conseguenze di cui Jack non ricorda nulla ma che causeranno la sua fine in una sorta di giustizia poetica.
“The temporary gentleman”, scritto da Sebastian Barry con l’eleganza di stile che lo
contraddistingue, è un capitolo di una
storia più ampia che coinvolge una famiglia allargata. Forse non ci
facciamo caso all’inizio, ma poi qualche dettaglio, qualche nome, qualche
evento particolare fanno scattare la nostra memoria e ricordiamo che ‘quel’
personaggio è già apparso, con un altro ruolo in un altro romanzo. Il che rende
più intrigante la lettura, stuzzicandoci a mettere a posto le tessere del
puzzle.
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