Voci da mondi diversi. Medio Oriente
il libro ritrovato
Eshkol Nevo, “La simmetria dei desideri”
Ed. Neri Pozza, trad. Ofra Bannet
e Raffaella Scardi, pagg. 376. Euro
Titolo originale: World Cup Wishes
Quattro amici sono i protagonisti del romanzo “La simmetria dei
desideri” dello scrittore israeliano Eshkol Nevo. Badate bene: amici
e non amiche. Se si fosse trattato di un libro su quanto siano brave le
donne a coltivare i legami d’amicizia, su quanto sia importante l’amicizia come
sostegno per le donne, avremmo detto, ‘oh, no! un altro!’, e forse avremmo
posato immediatamente il libro, senza leggerlo. Una storia di amicizia fra
uomini (che non siano gay) è del tutto insolita nel panorama letterario. E
questo è un bellissimo romanzo. Profondo, vivace, insolito.
Quel che ho pensato, ha detto, è che ognuno potrebbe scrivere su un bigliettino dove sogna di trovarsi fra quattro anni. Dal punto di vista personale, professionale. Da tutti i punti di vista. E ai prossimi Mondiali apriremo i biglietti e vedremo cos’è successo nel frattempo.
Che idea stupenda!, ha gridato Ilana la piagnona dallo studio.
C’è un appuntamento fisso per i quattro amici: a tutti gli altri
incontri può succedere che uno dei quattro non sia libero di partecipare, ma
ogni quattro anni devono esserci tutti, a guardare le partite dei Mondiali di
calcio. E’ una scadenza fissa che è anche un’opportunità per tirare le somme
del cammino che si è fatto nel tempo intercorso, per riassumere successi e
insuccessi di quattro anni di vita. E così, ai Mondiali del ‘98, uno dei quattro,
Amichai, ha un’idea: ognuno di loro scriverà su un bigliettino tre desideri di
quello che si propongono di fare, o delle mete da raggiungere da lì a quattro anni.
Amichai conserverà i biglietti in una scatola: li leggeranno ad alta voce ai
Mondiali seguenti. Riusciranno a realizzarli? Ora Amichai, Ofir, Yuval e Yoav
detto Churchill hanno ventotto anni. Ne avranno trentadue ai prossimi Mondiali:
sono gli anni di gesso, quelli in cui si indurisce il carattere, anni
fondamentali per diventare chi si sarà in futuro.
In una sorta di introduzione datata
22.6.2002 (epoca dei Mondiali dell’apertura dei bigliettini, dunque),
l’avvocato Yoav Alimi detto Churchill dice che la famiglia di Yuval Fried gli
ha chiesto di recarsi alla polizia di Tel Aviv per ritirare gli oggetti di
Yuval, tra cui c’è un plico con il manoscritto di un libro scritto da Yuval,
“La simmetria dei desideri”- potrebbe Churchill farne la revisione, secondo i
desideri dell’amico?
Ecco: all’inizio del romanzo ci
vengono date alcune indicazioni. Che qualcosa è successo a Yuval, uno dei
quattro (ma non sapremo che cosa fino alla fine). Che la voce narrante del
libro che ci accingiamo a leggere è di Yuval. Che Yoav detto Churchill non è
del tutto d’accordo su alcune cose che apprenderemo (ma noi sappiamo che un narratore
non è sempre affidabile). Che Churchill si è comportato male.
La voce di Yuval ci strega fin dalle prime
parole, ‘E’ stata un’idea di Amichai’. Perché poi passa a raccontare dei
Mondiali dei bigliettini, introducendo gli amici nel racconto in una maniera
così naturale, come se anche noi li conoscessimo da sempre, come lui. Può
esserci nel lettore un attimo di disorientamento, che però si supera subito
tale è la maestria nell’aggiungere i piccoli dettagli che caratterizzano le
singole persone, frasi o parole che ricorrono più di frequente
nell’interloquire dell’uno o dell’altro, l’accenno al lavoro che fa uno, la
moglie dell’altro (indimenticabile Ilana la piagnona, moglie di Amichai e mamma
di due gemelli), la fama di conquistatore di un altro ancora (e si tratta di
Churchill). E presto è come se noi conoscessimo i quattro di persona, come
fossero nostri amici- ‘Sapete qual è la vera fortuna? Esserci l’uno per
l’altro, ha detto Ofir.’
Yuval sembra essere un passo più indietro
agli altri tre. Non solo perché è il narratore e occupa il posto
dell’osservatore, ma perché gli pare di essere inadeguato, non all’altezza
degli altri (è anche più basso di statura). Non è bravo con le parole (quello è
Ofir, che avrebbe voluto diventare scrittore), non ha la ricchezza di una
moglie e due figli (come Amichai), non ha una splendida carriera davanti
(quello è il desiderio di Churchill, di essere responsabile di una causa
importante, che provochi dei cambiamenti sociali). Yuval fa il traduttore, sa
bene l’inglese perché i suoi genitori vengono dall’Inghilterra. Yuval non ha
mai avuto una ragazza e, quando Yaara si innamora di lui, non può credere che
sia vero. Tutti e tre i desideri di Yuval per i Mondiali del 2002 riguardano
Yaara. Sennonché, due settimane dopo averla presentata a Churchill, Yaara lo
pianta per il suo amico.
La storia del suo amore per Yaara occupa lo
spazio centrale del racconto di Yuval. Occupa tutti i suoi pensieri, è sempre
lì anche quando Yuval parla d’altro. Perché c’è molto d’altro nel suo racconto:
come i quattro amici si sono conosciuti, il servizio militare, il punto dolente
della presenza dei palestinesi, dei Territori occupati, e tutto quanto succede
nella vita privata degli amici in quei quattro anni. Finchè Yuval si rende conto
che il tempo sta per scadere, gli altri tre si presenteranno ai Mondiali con
tanto di fatto, e lui? Se Yaara era al centro dei tre desideri, lui non ha
concluso nulla. Ed è allora che osserva la simmetria dei desideri, come ognuno
di loro abbia finito per realizzare il desiderio di un altro. Manca lui, Yuval.
A cui tocca realizzare il desiderio di Ofir, di diventare scrittore. Scrivendo
“La simmetria dei desideri”.
Capita raramente di leggere un così bel
libro sull’amicizia. E anche sull’amore. Leggetelo.
la recensione è stata pubblicata su www.wuz.it
lo scrittore Eshkol Nevo
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