sabato 16 settembre 2017

Verna B. Carleton, “Ritorno a Berlino” ed. 2017

                             Voci da mondi diversi. Gran Bretagna e Irlanda
     la Storia nel romanzo
     FRESCO DI LETTURA

Verna B. Carleton, “Ritorno a Berlino”
Ed. Guanda, trad. A.I. Piccinini, pagg 339, Euro 14,25

   E’ il 1956. Su una nave che fa ritorno in Europa dal Sud America si incontrano un gruppo di persone- gli inglesi Eric e Nora Devon, la narratrice del romanzo (americana) che stringe amicizia con i Devon, Herr Grubach che chiaramente è tedesco. Eric Devon è reduce da un esaurimento nervoso, la moglie Nora è sempre sollecita, affettuosa, protettiva nei suoi confronti. E’ la presenza del tedesco Grubach che è disturbante: la guerra è finita da undici anni ma è difficile dimenticare, per chi l’ha vissuta. Come può comportarsi in questa maniera, Grubach, tronfio e orgoglioso, quasi che la Germania non abbia perso la guerra, non si sia macchiata di crimini orrendi di cui tutti i tedeschi sono responsabili? Come può non rendersi conto di quanto sia offensivo il tipico atteggiamento dei tedeschi del dopo guerra secondo cui nessuno sapeva che cosa stava succedendo e poi, in fin dei conti, avevano obbedito agli ordini, e magari quella dei campi era un’esagerazione degli Alleati? E comunque il passato è passato. Eric Devon si sente male fisicamente, davanti a Herr Grubach. Finché un giorno, facendolo ammutolire, gli dice che loro, gli ebrei tedeschi, non dimenticheranno mai. E glielo dice in tedesco.

    Il vero nome di Eric Devon è Erich Dalburg, nato e cresciuto a Berlino, fuggito dalla Germania nel 1934 (la sua vicenda verrà fuori a poco a poco), ha preso dimora a Londra, ha cancellato la sua esistenza precedente, cambiando cognome dopo la morte della madre. Lui, alto e biondo, che parlava un inglese perfetto perché aveva sempre avuto governanti inglesi, poteva benissimo far credere a tutti di essere inglese.
Eric Devon è un uomo tormentato che ha rinnegato il suo paese, la sua lingua e se stesso perché si vergognava di essere tedesco. Ora gli giungono da più parti sollecitazioni ad affrontare la Storia, a tornare a Berlino, a cercare i superstiti della sua famiglia- se ce ne sono. Ed Eric Devon parte per Berlino, con la moglie e con la narratrice che è diventata loro amica.
    Il tema del viaggio, comune a tanti romanzi, assume un risvolto diverso nel libro di Verna Carleton, nata in Inghilterra da madre inglese e padre tedesco. Anche questo è un viaggio di scoperta e di conoscenza, ma è come se Eric Devon riscoprisse quello che già sapeva e aveva rimosso dalla sua coscienza, oltre ad apprendere quello che invece non sapeva di parenti e amici- del padre che aveva scritto un diario in prigione, della madre che aveva avuto una sbandata amorosa quando lui era bambino, dell’amico Franz che era stato arrestato e mandato in un lager perché lui, Eric, non si era presentato ad un appuntamento. Incontrando persone che rispuntano fuori dal suo passato (come ha potuto lasciar passare tutti questi anni senza informarsi su di loro?), Eric è obbligato a farsi delle domande- è stato coraggioso a dissociarsi dalla politica tedesca fuggendo all’estero oppure è stato un vigliacco perché non si è opposto dall’interno al nazismo? E’ come quelli che dicevano che era impossibile opporsi al nazismo?

   Il viaggio mette Eric a confronto con una serie di persone diverse, tutte con un passato tragico a cui hanno dovuto in qualche maniera fare fronte: sono loro i veri eroi del romanzo. E lo stesso Herr Grubach, che Eric, Nora e la narratrice incontrano di nuovo in Germania, si sgonfia della sua boria, diventa una figura patetica e penosa, con quel suo figlio che ha ancora simpatie naziste. Perché la Germania divisa del 1956 è un paese confuso che vive nella paura della Guerra Fredda, che si trova i comunisti in casa, che è ancora antisemita e ancora non ammette la verità dei campi di concentramento (la visita a Bergen-Belsen dove è morto un cugino di Eric ne è la prova).


    Il punto di vista della narrazione- quello dell’amica- si colloca a metà tra la dolce Nora (l’inglese che cerca di dimenticare che i tedeschi erano nemici) e il tenebroso Eric, l’uomo fragile che nega il passato in una sua maniera personale. Un romanzo coinvolgente, profondo e diverso sulla guerra che ha lasciato una ferita insanabile in Europa.


per contattarmi: picconem@yahoo.com

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