Casa Nostra. Qui Italia
cento sfumature di giallo
FRESCO DI LETTURA
Antonio Manzini, “Pulvis et umbra”
Ed.
Sellerio, pagg. 403, Euro 15,00
Aosta. Il cadavere di un trans viene
ritrovato per metà immerso nel fiume Dora.
Roma. Sono due cani pastore a segnalare la
presenza del corpo di un uomo in un campo.
Non c’è nulla che leghi i due omicidi,
tranne che è di competenza del vicequestore Rocco Schiavone indagare sul caso del
trans (livello numero nove nella lista da lui stilata della rottura dei
coglioni) e nessuno riesce a spiegarsi come mai il morto sconosciuto di Roma
avesse in tasca un foglietto con il numero di telefono di Rocco e lo scontrino
di un bar che, guarda caso, è vicino alla casa in cui Rocco abitava con la
moglie Marina, a Roma.
Antonio Manzini ritorna con un nuovo
romanzo che ha per protagonista il suo commissario- pardon, vice questore-
scontroso e spinoso, che ha consumato sedici paia di Clarks in dieci mesi ad
Aosta (per avvicinarsi al cadavere nell’acqua si fa prestare gli anfibi dal
collega Italo, lasciandolo scalzo- sia mai detto che si metta le sue Clarks), che si
fuma una canna al mattino per essere più lucido, che all’inizio sembrava
mettercela tutta per risultare antipatico (e lo era), che ha un passato pieno
di ombre e amici non del tutto ‘puliti’ a Roma. E una moglie che non
dimenticherà mai e che è morta al suo posto.
Il passato non passa mai, è così per tutti
e lo è in special modo per Rocco, sono troppe le questioni lasciate in sospeso,
non da ultimo quell’avvenimento tragico in cui la compagna di uno dei suoi più
cari amici è stata uccisa per sbaglio- era ospite da lui, era lui l’obiettivo,
quello che sarebbe dovuto morire. E il tutto affonda ancora più indietro,
vecchi conti da saldare, altri omicidi, traffici di droga…
Questo per quello che
riguarda il caso di Roma (chi è che sa dei suoi spostamenti? c’è qualcuno che
lo spia? o qualcuno che lo tradisce?). Quanto al delitto di Aosta, Rocco va
incontro a un’ennesima frustrazione: il trans, un argentino, viveva in un
appartamento in affitto. Possibile che nessuno degli altri condomini abbia
visto o sentito niente la sera in cui è stato ucciso? Forse sì. Ma possibile
anche che nessuno abbia visto o sentito niente quando l’appartamento del trans
è stato svuotato di tutto, compreso mobili e suppellettili, come se fosse
passata un’impresa di traslochi? Chi è aveva talmente paura di avere lasciato
tracce da ripulire così a fondo? Per non dire che spunta fuori anche il
colpevole appropriato per far affossare le indagini.
Il rischio di scrivere romanzi seriali con
lo stesso protagonista è quello di non riuscire a far ‘crescere’ il
personaggio, di essere ripetitivi, di mancare di profondità, di annoiare,
insomma. Non è così per i libri con Rocco Schiavone di Antonio Manzini. Anzi.
Romanzo dopo romanzo, ci pare che la trama di indagine poliziesca sia solo un
pretesto (ottimamente congegnato, peraltro), lo sfondo di tensione per dare
risalto proprio a Rocco, per parlarci di lui, al passato e al presente. Rocco
cambia. E’ come se si sfogliasse, si togliesse una buccia dopo l’altra,
rivelando il cuore tenero del suo essere. E’ sempre lui, burbero, cinico e
selvaggiamente ironico, ma inizia a lasciare che il mondo esterno lo raggiunga,
che gli affetti (respinti da quando non c’era più Marina, il suo tramite per
questo mondo più dolce) lo tocchino. Incomincia con dare più confidenza a
Gabriele, l’adolescente brufoloso e infelice che è suo vicino di casa, si
ritrova a insegnargli a picchiare per difendersi oltre che a fargli ripassare i
verbi latini, ad essere una sorta di vice-padre andando a parlare con il
preside, a lasciarlo dormire in casa sua. E poi Rocco cede all’attrazione che
prova per l’ispettore Caterina Rispoli- sarà amore, chissà? Voler bene
significa esporsi alle delusioni, offrire il fianco alle ferite. E se di tutti
questi nuovi sentimenti non restasse che polvere? Se neppure l’ombra di Marina
apparisse più per scambiare due parole con Rocco?
Antonio Manzini non delude.
la recensione sarà pubblicata su www.stradanove.net
per contattarmi: picconem@yahoo.com
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