Voci da mondi diversi. Stati Uniti d'America
painting fiction
il libro ritrovato
Una donna moderna del '600
Susan Vreeland, "La passione di Artemisia"
Ed. Neri Pozza, pagg. 317, Euro 15,50
In copertina una donna con un
abito rosso - il colore della passione. Il viso
assorto, e si intuisce che la passione è tutta lì, nello sguardo
abbassato sulle mani che sfiorano uno strumento musicale. La passione per l'
arte, la stessa che prova Artemisia Gentileschi che ha dipinto questa Santa
Cecilia. Il romanzo di Susan Vreeland inizia nel 1612: il pittore Orazio
Gentileschi ha citato al tribunale dell' Inquisizione di Roma l' amico Agostino
Tassi per aver violentato sua figlia, la diciottenne Artemisia. L' umiliazione
dell' interrogatorio che mette in dubbio l' integrità e la sincerità della
ragazza, la visita medica sotto lo sguardo di tutti, il tradimento del padre
che pensa solo alla sua pittura, il matrimonio combinato con un pittore di
Firenze. Artemisia ha già dipinto delle grandi tele, dipinge da quando era
bambina, dipingere è, per lei, una maniera di vivere, è sentire la vita con
maggiore intensità degli altri, è essere più vivi degli altri. La sua non è una
pittura convenzionale, perché lei non è una donna convenzionale. Suo padre dirà
che è la Sibilla di una nuova era (che rivincita su quello stesso termine usato
per indicare la tortura a cui era stata sottoposta, come una prova della
verità!). Artemisia osserva, riflette, guarda le cose da un' altra prospettiva.
Artemisia diventa Giuditta che uccide Oloferne (non avrebbe ucciso volentieri
Agostino?). Artemisia è Susanna guardata con lascivia dai vecchioni; Artemisia
è, contro la sua volontà, Lucrezia che si uccide per la vergogna dello stupro.
Ma la Lucrezia di Artemisia è colta in un momento di dubbio - chi guarderà il
quadro dovrà sentirsi a disagio di fronte a questa donna che è stata spinta al
suicidio dall' ignoranza. Perché Artemisia crede che l' arte possa aiutare a
cambiare il mondo, l' arte ci fa pensare, ci fa vivere una vita ricca di
spiritualità. E l' arte è una passione che fa dimenticare tutti gli altri
legami - un marito geloso, una figlia con altri interessi. C' è solo un uomo,
tra i contemporanei di Artemisia, che capisce appieno la forza rivoluzionaria
della pittrice: è Galileo, il grande ribelle che nessuno può mettere a tacere.
Come le figure femminili dei quadri di Artemisia balzano fuori dalla tela prendendo
una vita propria sotto il pennello della pittrice, così il personaggio di
Artemisia esce fuori vivido e vibrante dalla penna di Susan Vreeland. Forse
anche la scrittrice, come la pittrice, vuole forzarci a riconsiderare la storia
sotto una luce diversa, a non dare per scontati pregiudizi e stereotipi. Questo
è un libro che ha una voce che non è solo quella di Artemisia, ma di tutte le
donne che hanno taciuto per secoli E'
anche un libro "visivamente" straordinario, per la capacità che ha la
Vreeland di farci vedere non solo i colori che Artemisia sparge sulla tela, ma
anche uomini e paesaggi attraverso gli occhi di una donna che dice "è
meglio essere assetati di bellezza e comprenderla, che essere belli e
basta".
la recensione è stata pubblicata su www.stradanove.net
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