mercoledì 11 gennaio 2017

Elizabeth Jane Howard, “Falling”

                                   Voci da mondi diversi. Gran Bretagna e Irlanda
      love story 
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Elizabeth Jane Howard, “Falling”
Ed. Picador, pagg. 430

     “Mi ha lasciato”: inizia con queste parole il romanzo “Falling” (prima edizione nel 1999) di Elizabeth Jane Howard. Il personaggio che parla in prima persona è Henry Kent, uno dei due protagonisti del libro. Il punto di vista dell’altro, anzi dell’altra, perché si tratta di Daisy Langrish, è in terza persona. E noi siamo propensi a credere quello che Henry ci dice, proviamo immediatamente compassione per lui quando prosegue domandandosi perché sia successo- lei era innamorata di lui, ne è certo. Prepariamoci a leggere una storia d’amore. Veramente d’amore? Perché la nostra simpatia iniziale per Henry Kent, ultrasessantenne abbandonato senza spiegazioni, incomincia a scemare mentre ci inoltriamo nella lettura.
    L’età dei due personaggi è importante, spiega i comportamenti di ognuno di loro. Della vita di Henry Kent veniamo a sapere a poco a poco, da lui stesso, dai suoi ricordi, da quello che racconta o scrive a Daisy. Ad un certo punto, però, fatichiamo a distinguere che cosa sia vero e che cosa sia inventato, abbellito o distorto in questa storia della sua vita in cui lui, Henry, appare sempre come una vittima. Figlio di un giardiniere, rimasto senza la mamma a cinque anni con una matrigna cattiva come quella delle favole, frustrato nella sua ambizione di studiare, con una serie di avventure amorose che sarebbe riduttivo definire semplicemente sfortunate. E’ credibile che la sorte si sia accanita così tanto contro di lui, fino ad ora, con una moglie che non vuole concedergli il divorzio?
i due protagonisti nella versione cinematografica
Eppure Daisy gli crede, si impietosisce per lui, fa leggere le sue lettere alla sua migliore amica nonché agente letteraria (Daisy scrive drammi teatrali). Daisy gli crede perché ha sessant’anni e non sa più che cosa voglia dire ricevere attenzioni affettuose da un uomo, perché ha due matrimoni falliti alle spalle, una figlia che le serba rancore per aver lasciato suo padre (il primo marito) e per essersi risposata con l’uomo più giovane che l’avrebbe piantata per un’altra (ovviamente ventenne). Perché Daisy è sola e si sente sola nel cottage in campagna che ha acquistato. E quando Henry, che vive a scrocco su una barca di amici (la sua versione è leggermente diversa, naturalmente), si offre come giardiniere, dopo qualche esitazione Daisy acconsente. La sfortuna di Daisy è la fortuna di Henry: dopo un brutto incidente in Messico, Daisy ritorna al cottage bisognosa di aiuto. E chi si offre? Henry, naturalmente. Quando, una sera di pioggia, Daisy cade sul vialetto e perde conoscenza, chi arriva a salvarla? Henry, naturalmente. E noi seguiamo il suo costante e subdolo sforzo per vincere la ritrosia di lei e per conquistare il suo cuore. Noi sappiamo- perché ormai Henry lo ha rivelato al lettore- che cosa Henry voglia veramente, l’amica, un amico gay che viene in visita e la figlia lo sospettano. Solo Anna è cieca. Finché…

    Non è una trama originale, quella del romanzo “Falling”, un titolo che suggerisce più di una cosa- falling come ‘cadere’ (Daisy cade parecchie volte in senso letterale, ma quale caduta più pericolosa ancora potrebbe fare?), falling come falling in love, innamorarsi (cede a quello, Daisy, alla gloriosa sensazione di tornare giovane ed innamorarsi di nuovo e suscitare l’amore di un uomo). E devo confessare che, dopo aver amato così tanto i romanzi della saga dei Cazalet, sono rimasta delusa da “Falling”. Per la banalità della storia, per tutto quello che ha di prevedibile e perché la voce di Henry mi è parsa forzata e non naturale. Molto meglio i capitoli del libro in cui sono i sentimenti di Daisy ad essere esplorati- in quelli ho ritrovato la sensibilità e l’orecchio per i dialoghi che ho amato nei romanzi della famiglia Cazalet.
     Essere delusi da un libro da cui ci ripromettevamo ore di gioia non è una bella esperienza, getta un’ombra su una scrittrice molto amata.

    


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