Voci da mondi diversi. Gran Bretagna e Irlanda
seconda guerra mondiale
William Stanley Moss, “Brutti incontri al chiaro di luna”
Ed. Adelphi, trad. Gianni
Pannofino, pagg. 212, Euro 19,00
Creta 1944. I tedeschi occupano l’isola, posizione
strategica nel Mediterraneo. Il 24 aprile due ufficiali inglesi del SOE
(Special Operations Executive), William Stanley Moss e Patrick Lee Fermor,
rapiscono il generale tedesco Heinrich Kreipe e lo fanno imbarcare su una
motolancia diretta in Egitto.
“Brutti incontri al chiaro di luna” è il
diario di Stanley Moss che ci racconta l’impresa. Il titolo è scherzoso, non
lascia affatto pensare a quello che leggeremo. E tuttavia è perfettamente in
tono con la voce di Moss, allora ventiduenne. Dal momento in cui viene
progettata, al Cairo, in quella dimora mitizzata chiamata Tara dove gli ufficiali
a riposo bevono e si divertono, l’impresa non sembra affatto un’azione di
guerra, piuttosto un’avventura da ragazzi, un giocare alla guerra. Billy e
Paddy approdano sull’isola di nascosto, possono contare sul sostegno di tutta
la popolazione che odia i tedeschi. Il piano prevede fermare l’automobile del
generale che è abitudinario e rientra sempre alla stessa ora dal club, alla
sera. E infatti fin qui non ci sono problemi (la fine dell’autista è un danno
collaterale). Nessun problema neppure nel filarsela via, con Paddy al volante
con il berretto del generale e i posti di blocco che, senza alcun controllo,
lasciano passare l’automobile quando vedono le insegne. L’automobile verrà
abbandonata vicino ad una spiaggia: si vuole che i tedeschi pensino che il
generale è stato portato via con un sottomarino. Sul sedile sarà lasciata una
busta chiusa con una foglio contenente la dichiarazione in cui gli inglesi si
assumono l’intera responsabilità del rapimento senza alcuna collaborazione da
parte della gente del luogo- si vogliono evitare le famigerate rappresaglie dei
tedeschi (purtroppo non servirà allo scopo).
Billy a sinistra e Paddy |
Incomincia ora la vera ‘avventura’, con le
marce su per i monti, per arrivare alla baia dove una motolancia dovrebbe
arrivare a prenderli per riportarli al Cairo. Dovrebbe. Perché la radio non
funziona e i giorni passano e il periodo di incertezza e pericolo si prolunga
ben oltre i tre o quattro giorni programmati. Eppure nessuna preoccupazione
filtra dalle pagine del diario di Stanley Moss. E’ sempre allegro, anche quando
dà la caccia alle pulci, quando racconta del freddo patito la notte con
un’unica coperta per lui e il generale, con il generale che tirava la coperta
scoprendo lui, Billy.
C’è uno squisito umorismo inglese nel racconto di Billy,
nella bonomia con cui descrive le debolezze del generale, un uomo vicino ai
cinquant’anni che non ha proprio nulla della nota durezza militaresca
attribuita ai tedeschi. Piagnucola che è stanco, che gli fa male la gamba, ad
un certo punto cade e urla per paura di essersi rotto la spalla. Gli inglesi lo
trattano sempre bene, da prigioniero di guerra qual è, e conversano in qualche
maniera in francese.
il Generale Kreipe |
E’ un vero piacere leggere il diario di
Stanley Moss che, non a caso, diventerà uno scrittore. Proprio per l’aria
scherzosa con cui avvolge l’impresa, una parentesi quasi allegra nelle azioni
di guerra che siamo abituati a leggere. C’è il riferimento al cibo (no, gli
occhi e i genitali di agnello bolliti Billy proprio non li riesce a mangiare),
al raki che favorisce il sonno, alle lenticchie, alle lumache arrosto e al
formaggio di capra. E poi ci piace la naturalezza dei riferimenti culturali e
letterari lungo il racconto, non solo al Falstaff di Shakespeare, a Picasso, a
John Donne, alla poesia “L’ultima duchessa” di Browning”, Dostoevskji (sia
Billy Moss sia Paddy Fermor si sono portati dei libri da leggere nelle pause in
cui devono restare nascosti), ma anche ad Elsa Schiaparelli (confesso che mi ha
stupito), parlando di un berretto di lana indossato come fosse un turbante
della stilista.
Billy a destra in primo piano |
Il libro di Stanley Moss fu pubblicato per la prima volta nel 1950 ma
solo ora è stato tradotto in italiano. Dal libro è stato tratto il film “Colpo
di mano a Creta” con Dirk Bogarde e David Oxley nei panni di Billy e Paddy.
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