domenica 22 aprile 2018

Jane Urquhart, “Le fasi notturne” ed. 2018


                                                           Voci da mondi diversi. Canada


Jane Urquhart, “Le fasi notturne”
Ed. Nutrimenti, trad. D. Di Marco, pagg. 336, Euro 16,15

   Alla fine degli anni ‘50 gli aerei che dall’Europa volavano in America facevano scalo all’aeroporto di Gander, in Terranova, per rifornimento di combustibile.  Tamara, partita dall’Irlanda per fuggire da un amore che non avrebbe mai avuto un esito felice, vi resta bloccata per tre giorni a causa della nebbia. Ha tutto il tempo per contemplare il gigantesco murale dipinto da Kenneth  Lochhead, e per ricordare.
    La storia di Tamara è una delle quattro storie raccontate nel romanzo “Le fasi notturne” della scrittrice canadese Jane Urquhart- a volte le storie si sfiorano, a volte scorrono parallele, a volte si intrecciano, con un paio di personaggi presi dalla realtà, il pittore Kenneth Lochhead e il poeta irlandese Kirby e la stessa Tamara, che ha pilotato aerei durante la guerra, è ispirata alla figura di Vi Milstead Warren, pilota canadese parente della Urquhart. Tamara ha nostalgia di quel tempo di azione, disegna i modelli degli oltre quaranta tipi di aereo che ha pilotato, ricorda un primo breve matrimonio e poi quello con l’amico d’infanzia che l’ha portata a vivere in Irlanda dove, rimasta vedova, aveva conosciuto il meteorologo Niall, l’amante da cui si è allontanata.
murale dell'aeroporto di Gander
    Niall e soprattutto suo fratello Kieran sono i personaggi principali del romanzo, segnati dalla tragica morte (suicidio?) della madre. Niall, di nove anni più grande di Kieran, che era abituato a primeggiare, ad essere il figlio brillante che frequentava l’università a Dublino, mentre Kieran aveva interrotto gli studi, preda di attacchi furibondi di rabbia immotivata che solo Gerry-Anne, la donna che veniva a far le pulizie in casa loro, sapeva gestire. E così il padre aveva acconsentito che Kieran andasse a vivere con Gerry-Anne che era riuscita ad insegnargli a fare lavori manuali e perfino a farlo studiare qualcosa. Finché erano apparse le biciclette. Erano apparse dal nulla, appoggiate al muretto, prima una, poi due- erano diventate una dozzina. Erano le biciclette abbandonate dagli uomini che emigravano in cerca di fortuna- non c’è lavoro per nessuno in Irlanda, negli anni ‘50.

      Una gara ciclistica- la famosa Ras Tailteann in otto tappe per più di mille chilometri che attraversa tutta l’Irlanda- è il nodo centrale del romanzo, così come viene raccontata, in terza persona, ma è come se Niall stesse parlando a Tam, per spiegarle il suo senso di colpa. Niall non sapeva che anche suo fratello gareggiasse, non pensava che avrebbe potuto avere la minima possibilità di vincere con quella bicicletta sgangherata. La gara diventa una gara tra due fratelli, ma c’è altro che Niall non sa. Lui, Niall, corre per vincere, perché è sempre stato il primo. Il premio in palio per Kieran è, invece, la fidanzata di suo fratello. Dopo la gara Kieran scompare, arrivano le voci più strane su di lui, su dove sia, inafferrabile come la Primula Rossa. Quando Niall andrà a cercarlo a New York, non lo troverà.

     Questa, sullo sfondo di un’Irlanda descritta da qualcuno che deve amarla molto e conoscerla bene, è la parte più interessante del romanzo, quella che ci coinvolge di più con le sue storie di emigrazione, leggende, natura selvaggia e uomini solitari, e che finisce per essere una storia di rivalità famigliare. Il filone che ha per protagonista Tamara che guarda affascinata il murale è più pallido e quello del pittore Kenneth Lochehad che ha riversato nel murale episodi e incontri della sua vita si collega debolmente agli altri due e finisce per stancare un poco.
   Anche se non posso dire che “Le fasi notturne” sia un romanzo perfettamente riuscito, l’Irlanda e Kieran sono invece due personaggi straordinari- ci sembra di vedere l’una e l’altro, un paese bellissimo con il drammatico passato della carestia e della guerra civile e un giovane uomo che si è costruito una vita mettendo alla prova la sua forza fisica per dimenticare la voce della madre e del suo amante.

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