Voci da mondi diversi. Stati Uniti d'America
biografia romanzata
seconda guerra mondiale
Ariel Lawhon, “Nome in codice Helène”
Il suo nome è Nancy Wake, nata nel 1912 in
Nuova Zelanda e arrivata in Europa giovanissima. Giornalista free-lance.
Il suo nome è Nancy Fiocca. Moglie del
ricco e affascinante francese Henri Fiocca, conosciuto a Marsiglia. Un colpo di
fulmine. Il padre di lui era contrario al matrimonio del figlio con questa
australiana, l’ex-fidanzata di lui velenosamente gelosa.
Il suo
nome è Madame Andreé, combattente tra i maquisard contro gli invasori nazisti
contro i quali riversa un odio profondo, dopo aver assistito a efferate
crudeltà.
Il suo nome è Lucienne Carlier, la donna
che, con documenti falsi, aiuta gli ebrei in fuga a passare il confine con la
Spagna.
Il suo nome è Helène, la spia, agente del
SOE, paracadutata in Francia.
Il suo nome è “il Topo Bianco”- è così che la chiama la Gestapo che ha messo una taglia di 5 milioni di franchi sulla sua testa.
Il romanzo di Ariel Lawhon è la storia di
questa donna eccezionale, un mix di storia vera e di ‘fiction’, di storia della
Francia sotto l’occupazione nazista e della resistenza dei maquisard e di
storia d’amore, infine la scrittrice- lo dice lei stessa nella postfazione-
voleva scrivere la storia di un matrimonio, intendeva esaltare un amore
passionale e generoso in cui, in un rovesciamento dei ruoli tradizionali, non è
la donna che resta a casa in attesa del guerriero, ma è l’uomo che attende il
ritorno della donna che ha sposato e di cui non limita la vita, non stronca i
suoi desideri di libertà, i suoi slanci per opporsi con ogni mezzo ad un regime
odioso.dal film The White Mouse
Nancy, nei suoi ruoli diversi e camaleontici,
è la protagonista assoluta del romanzo. Dotata di un fascino particolare che la
fa sembrare ancora più bella, forte e volitiva, con una tempra che le permette
di affrontare ogni tipo di difficoltà, una capacità decisionale che la
rende un leader indiscusso, Nancy è la combattente
con anfibi e pantaloni militari, ma è anche la donna che usa come un’arma il
rossetto Victory Red a cui non sa rinunciare.. sfugge agli inseguimenti, non si
lascia catturare dalla Gestapo, niente riesce a piegarla.
Sopravvivrà
alla guerra, sarà una donna diversa per le perdite subite, per quello che ha
dovuto vedere e fare, ma sarà sempre indomita.
Un romanzo così vario nei filoni narrativi
si legge di un fiato, anche se un centinaio di pagine in meno lo avrebbero
snellito. Forse anche troppo spazio è stato dato alla storia d’amore di Nancy
con Henri che finisce per annoiare un poco, ma, d’altra parte, era volontà
della scrittrice dare risalto al lato intimo della vicenda.
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