venerdì 16 settembre 2016

Helen Bryan, “War Brides” ed. 2006

                                    Voci da mondi diversi. Gran Bretagna e Irlanda
        seconda guerra mondiale
        in altre lingue
        il libro dimenticato


Helen Bryan, “War Brides”
Ed. Lake Union Publishing, pagg. 497, e-book 8,07
In italiano “Spose di guerra” è stato pubblicato da Amazon Crossing con la traduzione di Marco Zonetti, pagg. 470, Euro 9,99, e-book 4,99

     Crowmarsh Priors, un paesino nel Sussex. 1940. Cinque giovani donne, due di loro sono solo delle fanciulle, neppure delle donne. Eppure- quale tremenda scuola di vita è la guerra. Obbliga a crescere in fretta, ad assumersi responsabilità, a compiere scelte difficili. Cinque ragazze che la Storia avvicina- solo una di loro, Alice, ha sempre vissuto a Crowmarsh Priors. Suo padre era il vicario del paese, sua madre è l’eterna ‘malata immaginaria’, lei, Alice, è un tipino scialbo che ha toccato il cielo con un dito quando l’aitante ufficiale di marina Richard (di cui è sempre stata innamorata) le chiede di sposarlo. Peccato che Richard ritorni da un viaggio negli Stati Uniti sposato con Evangeline, bella e capricciosa, che lo ha letteralmente accalappiato per fuggire da casa, pensando poi di divorziare da lui per riunirsi al cugino mulatto (un legame impensabile in quelli che erano gli Stati Confederati dove i neri sono ancora ‘negri’ e disprezzati). Anche Tanni è una straniera: è ebrea, parla tedesco e sa poche parole di inglese, suo padre è riuscito a farla emigrare organizzando un matrimonio in fretta e furia con il figlio di una vicina che è professore a Oxford e che ora ha messo al riparo lei e il figlio piccolo a Crowmarsh Priors.
Elsie è un’adolescente fatta evacuare da Londra- la sua era una famiglia poverissima ed ad Elsie è stata trovata un’occupazione come cameriera nella grande casa della nobildonna che spadroneggia nel paese e che deve accogliere in casa sua anche la nipote Frances. Frances non è stata evacuata, Frances è stata mandata in castigo a Crowmarsh Priors dal padre ammiraglio. Occorreva toglierla dalla circolazione, la stampa aveva parlato già fin troppo di lei quando aveva pubblicato le foto di Frances che si immergeva nella fontana di Trafalgar Square, ci penserà la tremenda zia a tenerla sotto controllo (non ci riuscirà, Frances esce da una finestra, di notte, con la connivenza di Elsie).

     Il romanzo di Helen Bryan incomincia cinquant’anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando quattro delle ex-ragazze si incontrano di nuovo a Crowmarsh Priors. Ne manca una, e sapremo alla fine perché, che cosa le è successo. Un inizio piuttosto banale, con il pretesto di un anniversario per ricostruire i ricordi del passato. Tuttavia il tono e la qualità del romanzo cambiano presto, c’è qualche altra banalità, qualche superficialità nell’esame dei sentimenti, qualche frettolosità, qualche elemento di puro feuilleton, eppure, detto tutto questo, “War brides” è una lettura piacevole e avvincente,
una ricostruzione dell’atmosfera di minaccia incombente sulla Gran Bretagna, con la paura al suono dell’allarme, le notizie dei bombardamenti di Birmingham e di Londra, la lotta quotidiana per trovare il cibo, per inventare ricette che non siano troppo disgustose, per far durare gli indumenti il più a lungo possibile, e poi le ansie che stringono il cuore in una morsa- Richard presta servizio in marina e i siluri tedeschi affondano navi di continuo, Elsie pensa che la madre e i fratelli siano al sicuro e non immagina che invece sono tornati a Londra, Tanni pensa alle sorelline gemelle che avrebbero dovuto raggiungerla con un Kindertransport e invece non sono mai arrivate. C’è spazio anche per i sentimenti in questi difficili e penosi giorni di guerra. Senza di quelli, senza l’amicizia e l’affetto che, giorno dopo giorno, uniscono sempre più le ragazze, senza l’amore, senza i bambini che nascono e sono la speranza nel futuro, l’ombra cupa del nazismo avrebbe vinto.

E poi c’è la maniera in cui ognuna delle cinque protagoniste cambia- in meglio- nella lotta quotidiana per la sopravvivenza, per far emergere il lato migliore di sé. E’ un percorso naturale per Alice, Tanni ed Elsie, è un vero stravolgimento per Evangeline e soprattutto per Frances- chi avrebbe sospettato che la frivola Frances potesse sposare un uomo così diverso dagli amici di baldorie e diventare anche un’eroina di guerra?


Nessun commento:

Posta un commento