martedì 8 settembre 2015

Noo Saro-Wiwa, “In cerca di Transwonderland. Il mio viaggio in Nigeria” ed. 2015

                                                                          Diaspora africana
           FRESCO DI LETTURA

Noo Saro-Wiwa, “In cerca di Transwonderland. Il mio viaggio in Nigeria”
Ed. 66th and 2nd, trad. C. Barboni, pagg. 328, Euro 15,30



      C’è dell’ironia nel titolo del libro della scrittrice nigeriana Noo Saro-Wiwa, “In cerca di Transwonderland”. Transwonderland è il nome di un parco di divertimenti, del tipo che tutti i bambini amano, dove Noo stessa sarebbe voluta andare, quando era piccola. E’ un Gardaland stile nigeriano, con strutture arrugginite e cadenti, al limite del pericolo. E allora il nome che promette meraviglie suona terribilmente ironico, come il fatto che si vada in cerca di Transwonderland- sapendo come è in realtà- si carica di una delusione inattesa per quanto temuta. Tutto il viaggio di ritorno in Nigeria di Noo Saro-Wiwa è una ricerca di Transwonderland, tutti i sentimenti che lei prova sono altalenanti tra il desiderio di capire una cultura che non riconosce come sua e il rifiuto di un mondo troppo lontano da quello in cui lei è cresciuta. E poi, quando lo sforzo di amare quel luogo con la sua gente sembra essere al di là del possibile, ecco che, invece, l’amore arriva inaspettato e la sorprende
Sukur
- nel villaggio di Sukur che è un Eden incontaminato dalla corruzione, nella città di Calabar, la più sicura di tutta la Nigeria, a Edie, dove la visione delle migliaia di statuette le fa provare il desiderio di rubarle tutte per salvarle togliendole dall’incuria ignorante, perfino il ritorno a Lagos, dopo un itinerario che l’ha portata in giro in tutto il paese, le suscita sentimenti diversi. Perché il viaggio di Noo in Nigeria è stato un viaggio di crescita, come lo sono tutti i viaggi, e non è Lagos ad essere cambiata, ma lei, la ragazza che osservava tutto con in mente un libro da scrivere.
sculture di Nok
     Leggere “In cerca di Transwonderland” è come leggere una splendida guida di viaggio, di quelle che non ti dicono quanto costa il biglietto di ingresso e gli orari di apertura di un museo, ma che ti immergono nell’atmosfera di un paese e ti aiutano a capirlo. Tanto più che, al suo arrivo, Noo è sprovveduta quanto lo sarebbe un qualunque turista- arrivare in Nigeria dall’Inghilterra è come mettere piede su Marte. A suo vantaggio Noo ha la famiglia, da parte di padre e da parte di madre, che vive lì e che le dà suggerimenti,  invitandola alla cautela (mai rientrare dopo il tramonto, a Lagos, attenzione a quei trabiccoli che fanno le veci dei mezzi pubblici, diffidare di tutti).
la famiglia Saro-Wiwa
Il padre di Noo è ancora molto conosciuto in Nigeria- Ken Saaro-Wiwa, un attivista che ha sfidato le multinazionali del petrolio, è stato arrestato e ucciso nel 1995- e il viaggio di Noo non è solo il tentativo di riappropriarsi di un paese da cui ha vissuto lontano (nata nel 1976 in Nigeria, è cresciuta in Inghilterra dove il padre desiderava che i figli studiassero), ma anche di ricucire i ricordi- le estati in cui lei e i fratelli venivano a trovare il padre (odiavano il caldo, la noia, le visite ai parenti), il trauma quando avevano appreso della seconda famiglia del padre-, di gustare alcuni piatti locali (il plantano fritto) che sono per lei come le madeleines di Proust. Noo verifica con orrore le conseguenze dell’altissima corruzione che è- da sempre- la piaga del paese. Quel che è peggio è che la corruzione, a tutti i livelli, è la norma di vita ed è utopistico sperare che qualcosa cambi. Anzi, se la corruzione porta a strepitose ricchezze di pochi, è proprio quella strepitosa ricchezza che è segno di potenza e di valore.
durbar
Verrebbe voglia di scappare dalla Nigeria, ma poi ci sono esperienze esotiche e colorate che fanno, anch’esse, parte della Nigeria- la fastosa sfilata del durbar, e tutte le opere d’arte (quelle che non sono state rubate) come le sculture di Nok o i monoliti di Ikom- e bellissimi paesaggi incontaminati.
monoliti di Ikom

    Non si torna indietro. Altri lo fanno o lo hanno fatto, come il fratello maggiore di Noo che ha raccolto l’eredità famigliare. Ma Noo tornerà in Inghilterra. Il suo libro servirà a noi, come è servito a lei, per avvicinarci alla Nigeria, senza cercare nessuna Transwonderland.


Noo Saro-Wiwa sarà presente al Festival della Letteratura di Mantova 2015


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