mercoledì 30 settembre 2015

Laura Lippman, “Ogni cosa è segreta” ed. 2015

                           Voci da mondi diversi. Stati Uniti d'America
   cento sfumature di giallo
    FRESCO DI LETTURA


Laura Lippman, “Ogni cosa è segreta”
Ed. Neri Pozza, trad. L. Piussi, pagg. 427, Euro 13,88

        Il nucleo centrale dell’azione avviene sette anni prima ed è contenuto in un breve capitolo iniziale. E’ il 17 luglio, fa caldo a Baltimora. Due bambine di undici anni stanno tornando a casa da una festicciola sul bordo di una piscina. Sono sole, vedono una carrozzina sul portico di una casa, in cima ad una rampa di scale. Nessuno nelle vicinanze. Decidono che il bambino dentro la carrozzina è in pericolo e che devono essere loro a prendersene cura. Alla fine del prologo sappiamo che Olivia Barnes è morta e che le due bambine sono state in strutture carcerarie per minori per sette anni.
    “Ogni cosa è segreta” di Laura Lippman si svolge nell’arco dei sette mesi- tra aprile e ottobre- di quei sette anni dopo la morte di Olivia quando Alice e Ronnie vengono rilasciate. Non sono più due bambine, è ovvio. Impariamo a conoscerle a poco a poco- la grassa, quasi obesa, bionda Alice e la magra e bruna Ronnie. Alice, figlia di madre single che fa l’insegnante ed è un po’ troppo incline alla comprensione, e Ronnie, cresciuta in una famiglia disastrata. Alice che mente dicendo che esce ogni giorno in cerca di lavoro, mentre invece girovaga apparentemente senza meta, e Ronnie che trova lavoro in un locale che vende bagel di ogni tipo. Che futuro potranno avere le due ragazze che hanno bruciato gli anni delicati di passaggio dall’infanzia all’adolescenza, anche se il loro nome non è mai stato rivelato? E che cosa è successo quel 17 luglio?
Possibile che due bambine abbiano ucciso un’altra bambina? O si era trattato di un caso di ‘morte in culla’? e c’entrava il fatto che la bambina fosse di colore? C’entrava il fatto che Alice e Ronnie fossero bianche nella pena- troppo lieve secondo la madre di Olivia- che avevano dovuto scontare?
     In coincidenza con il ritorno a casa di Alice e Ronnie, si verificano un paio di casi di bambine scomparse. L’allarme rientra quasi subito, le bambine, tutte sui tre anni, vengono ritrovate. Non è successo loro niente, sono troppo piccole per dare spiegazioni. Poi ne scompare un’altra e questa non viene ritrovata. Ha la pelle color caffellatte e riccioli color ambra. La madre di Olivia segnala che la bimba assomiglia alla sua bambina, quella che è nata dopo la morte di Olivia, sostiene che chi l’ha rapita voleva in realtà rapire di nuovo la sua, di bambina.

     A Laura Lippman interessa la psicologia dei suoi personaggi e, mentre gira intorno alle due ragazze, ritornando sempre a quel 17 luglio di sette anni prima, scava anche nell’anima e nella mente della madre di Olivia (figlia di un noto giudice di colore), della poliziotta Nancy (era stata lei a trovare il corpicino di Olivia), dell’avvocato difensore di Alice, della madre di Alice- quanti segreti nasconde Alice? Chi dice la verità- ci sono due Ronnie, una buona e una cattiva (come sostiene Alice) o ci sono due Alice?
Sorpresa finale (forse un poco troppo sorprendente), sullo sfondo una Baltimora razzista e molto violenta- già ce lo aveva detto la scrittrice, durante un’intervista in occasione della pubblicazione de “I morti lo sanno”.


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