domenica 7 aprile 2024

Joël Dicker, “Un animale selvaggio” ed. 2024

                                                        Voci da mondi diversi. Svizzera

cento sfumature di giallo

Joël Dicker, “Un animale selvaggio”

Ed. La Nave di Teseo, trad.  , pagg. 448, Euro 20,90

 

    Quando si dice ‘una coppia perfetta’…- tutto è perfetto nella vita dei due protagonisti di “Un animale selvaggio”, il nuovo romanzo di Joël Dicker. Loro due sono perfetti, prima di tutto. Bellissimi entrambi, Sophie e Arpad, e innamorati. Con lavori di prestigio- Sophie è avvocato e Arpad è un banchiere. Sono nel fiore degli anni- all’inizio del romanzo Sophie compirà quarant’anni a giorni. Hanno due bambini, maschietto e femminuccia. Abitano a Ginevra in una stupenda casa di vetro circondata dal verde, sul limitare di una foresta.

   Un’altra coppia fa da contrappunto a questa. Non sono perfetti, non sono ricchi, non hanno lavori di prestigio, non abitano in una casa di vetro ma in una villetta in una zona chiamata ‘l’Obbrobrio’, il che dice tutto. Lui fa parte di un corpo speciale di polizia, lei è commessa in un negozio. Hanno anche loro due bambini ed è tramite i bambini, compagni di giochi, che le due coppie si incontrano e iniziano a frequentarsi, con conseguenze imprevedibili. Perché l’ammirazione di lei per questa coppia perfetta diventa invidia, mentre lui, folgorato dalla bellezza di Sophie, diventa un voyeur- che cosa c’è di più facile, con il pretesto di portare a spasso il cane, che spiare qualcuno che abita in una casa di vetro? Già questo è grave per un poliziotto, il fatto è che, in questa ossessione, lui si spinge oltre, rischiando parecchio sia professionalmente sia nel suo legame coniugale.


    La costruzione del romanzo si sposta su più piani temporali, tra il presente, nel 2022 e un passato di quindici anni prima, mentre tutta l’azione converge verso la data della rapina, il 2 luglio 2022, in un count-down che tiene il fiato in sospeso. Ci sono accenni e poi chiarificazioni ai trascorsi di Arpad (tenuti ben segreti) e a quelli di Sophie (tenuti ancora più segreti), compare sulla scena un altro personaggio che sta alle costole di Sophie prima di venire allo scoperto, c’è un leit-motiv il cui significato scopriamo solo alla fine e che spiega il titolo- una pantera tatuata sulla coscia di Sophie. Non è solo un vezzo che attrae e incuriosisce aumentando il suo fascino, e c’è un’altra persona che si è fatta tatuare lo stesso felino come pegno d’amore.


Che cosa succede, poi, il fatidico giorno della rapina? Il lettore non se lo aspetta e resta sorpreso.

    A poco a poco, scena dopo scena, tre dei quattro personaggi perdono la loro aura, due di loro perdono anche ogni ammirazione possiamo aver provato nei loro confronti e il sentimento di invidia di una si svuota trasformandosi in delusione e amarezza. Non è tutto oro quel che luccica, come si suol dire. I colpi di scena si susseguono, la situazione viene ribaltata più di una volta e il finale è imprevedibile e rocambolesco.

    Il romanzo di Joël Dicker è destinato a diventare un best-seller perché ha tutte le caratteristiche ‘giuste’, e potrebbe anche servire come esempio in una scuola di scrittura. Lo stile è perfin troppo scarno ma facile da seguire, le sorprese e i segreti sono ben calibrati, c’è un mix di amore, sesso, scene idilliache, oggetti simbolici e iconici (l’anello pantera di Cartier, la casa di vetro che dovrebbe ospitare persone che non hanno niente da nascondere), le false piste sono intriganti. Di certo piacerà a molti.



 

Nessun commento:

Posta un commento