Voci da mondi diversi. Cuba
Storia di famiglia
Armando Lucas Correa, “Una notte piena di luce”
Ed.
Nord, trad. Giuseppe Maugeri, pagg. 448, Euro 19,00
Ally, Lilith, Nadine, Luna. Berlino.
L’Avana. Miami. Berlino.
Quattro donne, quattro generazioni, quattro
luoghi. Due di queste donne compiono un atto di coraggio e di grande amore,
allontanando la figlia per metterla in salvo: si può immaginare un sacrificio
più straziante per una madre?
Tutto inizia a Berlino dove nasce Lilith nel
1931. La levatrice consegna la neonata alla madre dicendole con disprezzo: è una bastarda della Renania. Ha messo al
mondo una Mischling, una mezzo sangue. Questa bambina non è tedesca, è nera.
Si erano amati, la poetessa Ally e il jazzista nero. Poi c’era stato l’avvento di Hitler e la politica di eugenetica nazista. Uscivano solo di notte, Ally e la sua bambina, perché di notte siamo tutti dello stesso colore, paventando il settimo compleanno di Lilith, quando una commissione avrebbe stabilito se la bambina dovesse essere sterilizzata per non contaminare la pura razza ariana. Poco importava che avesse un’intelligenza superiore alla media, il colore della pelle e i capelli, soprattutto i capelli, denunciavano chi fosse il padre. Ally deve pensare al bene della bambina. Ally accetta di affidare Lilith a una coppia di ebrei che si imbarcheranno con destinazione Cuba. Dai documenti risulterà loro figlia.
Gli Herzog, con Lilith, saranno tra i
ventisette passeggeri a cui sarà permesso di sbarcare, gli altri- più o meno
900- saranno rimandati indietro. È l’odissea della St. Louis, un altro capitolo
vergognoso della Storia del secolo scorso.
Inizia così il filone cubano del romanzo. Lilith stringe amicizia con due ragazzini, con uno di questi si sposerà. Sono gli anni del presidente Batista, ma seguiranno gli anni violenti della rivoluzione e di Fidel Castro. Proprio come la sua vera madre Lilith perderà il marito e si separerà dalla sua bambina di soli tre anni che salirà su un aereo, questa volta, e non su una nave.
Succedono tante altre cose, dopo questo
nuovo cambiamento di ambiente, dopo che anche Nadine, proprio come Lilith,
cresce con genitori che non sono i suoi, una coppia in cui lei è tedesca e lui
americano. E qui mi fermo, perché, quando si incontra un personaggio tedesco
dopo la guerra, è inevitabile chiedersi che cosa abbia fatto in quegli anni in
cui tutti obbedivano agli ordini. Ci saranno molte sorprese, molti segreti che
verranno alla luce, molta sofferenza. E tuttavia verranno alla luce anche le
poesie di Ally di cui, finora, era rimasta solo quella che lei aveva affidato
alla sua bambina prima che si imbarcasse, Viaggiatrice
notturna.
È un romanzo pieno di luce e di ombre, quello dello scrittore Armando Lucas Correa, nato a Cuba nel 1959. Inizia nel buio totale della notte del nazismo a Berlino, si rischiara al sole di Cuba prima che si addensino di nuovo le nuvole per poi illuminarsi alla fine con personaggi che si ritrovano- è come se una torcia venisse passata di mano in mano, fino ad arrivare a Luna- un nome che dice tanto, che rischiara la notte, una giovane donna che assomiglia in modo impressionante alla bisnonna. È un cerchio che si chiude. Nella luce.
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