Casa Nostra. Qui Italia
distopia
Eleonora Lombardo, “Sea Paradise”
Ed.
Sellerio, pagg 272, Euro 16,00
Ho provato la stessa emozione, lo stesso
entusiasmo, leggendo il romanzo “Sea Paradise” di Eleonora Lombardo, che provai
molti, anzi moltissimi anni fa, quando lessi per la prima volta “1984” di
Orwell e “Coraggioso nuovo mondo” di Huxley. Per l’inventiva e la lucidità, per
la ricchezza di dettagli che rendono del tutto credibile la prospettiva di un
mondo futuro, la trasformazione del nostro ormai vecchio mondo in un altro in
cui tutto è rinnovato e cambiato.
Siamo in un imprecisato futuro, dunque. Sea Paradise è il nome di una gigantesca nave da crociera che contiene in sé una doppia promessa. La prima promette un viaggio paradisiaco (sarà di otto giorni e sette notti) con l’offerta di tutti i possibili piaceri del vecchio mondo, “mangiare, bere, fare qualunque cosa lecita e illecita”. La seconda promessa, nascosta dietro la prima, è quella di trovare un paradiso in mare, di fare un viaggio senza ritorno. I partecipanti lo sanno benissimo ma preferiscono non pensarci. E poi non è detto che capiti proprio a loro, di terminare questa volta la loro vita. Sapremo poi che la scelta delle persone ‘a termine’ viene fatta in base alle loro condizioni di salute, ai possibili costi futuri per il loro mantenimento che peserà sullo Stato. In pratica farà più giri, più crociere, chi costa di meno allo Stato, per un massimo di dieci. È una strategia di contenimento energetico del pianeta e forse non è neppure la maniera peggiore di abbandonare la scena.
Elvira ed Amanda sono due amiche che hanno compiuto da poco settant’anni. Hanno due personalità opposte- Elvira razionale e severa, è stata un’insegnante, ha avuto un marito e due figli; Amanda è amabile di nome e di fatto, leggera come una farfalla, ha fatto l’attrice di teatro, ora l’Alzheimer l’ha resa smemorata, ma in una maniera ariosa e leggera. Sono amiche come non ce ne sono più nel nuovo mondo dove le amicizie sono improntate alla collaborazione, dove si diventa soci per un obiettivo comune. È Elvira che ha deciso di iscrivere entrambe alla crociera, proprio per accompagnare Amanda in questo viaggio. Non che avessero molta scelta. A settant’anni si è vissuto e si è dato abbastanza, secondo la politica attuale. A settant’anni si è un peso e lo Stato offre questa fantastica crociera. C’è la libertà di non accettare, ma in tal caso non avrà più nessun supporto dallo Stato- niente cure mediche, niente ricoveri in ospedale, non potrà tenere neppure la casa in cui abita, perché servirà a qualche coppia giovane.
Amanda ed Elvira salpano sulla Sea Paradise.
La descrizione della vita a bordo, di tutti i piaceri a disposizione, degli
Impeccabili che sono al loro servizio (privandole peraltro di ogni libertà),
degli altri ospiti che impariamo a conoscere anche noi (Il brillante anziano
che Elvira soprannomina Achille, l’imponente Julie che è lesbica e si trova una
compagna in un ultimo amore, i gemelli italiani, l’antipatico Diego), è piena
di inventiva e resa in colori così vividi che anche noi lettori abbiamo
l’impressione di essere a bordo.
Mentre un giorno scivola in un altro, mentre Elvira osserva che ogni tanto qualcuno scompare, quello che succede a bordo della nave che solca il mare- eterna metafora di vita-, la maniera in cui la sorte (o meglio lo Stato o un computer che elabora i dati) decide chi farà questa unica crociera e come passerà (senza accorgersene, godendo della vita fino all’ultimo) nell’aldilà, creano in noi un’aspettativa intrigante. E i capitoli delle attività giornaliere, con i ‘ruoli’ assegnati ad ognuno perché siano impegnati (Elvira è guardiana delle farfalle), con le stravaganti richieste di Amanda del cibo che più le piace, si alternano a brevi capitoli sulle norme che regolano la crociera, i Protocolli diversamente numerati. È un’alternanza di forte contrasto- l’allegria e il divertimento da una parte, la fredda razionalità e il cinismo dall’altra.
Se dovessi fare un paragone, questo Stato
del futuro che si contrappone- e con un certo rimpianto- a quello del passato,
assomiglia al paese degli Houyhnhnms, i cavalli intelligenti, razionali e
perfetti, dove arriva Gulliver nel suo ultimo viaggio. Perfino le disposizioni
sulla famiglia e sulla procreazione nel nuovo mondo assomigliano a quelle
decise dagli Houyhnhnms per evitare il sovrappopolamento.
Un romanzo che ha il carattere della
novità, che offre molti spunti di riflessione sulla ‘terza età’ (invecchiare vuol dire aver paura dell’attimo
dopo) senza mai comunicare tristezza, con un doppio finale per le due
amiche. Sembra tutto impossibile? Ricordiamo che cosa hanno anticipato Orwell e
Huxley nei loro libri.
Da
leggere.
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