Voci da mondi diversi. Canada
FRESCO DI LETTURA
Helen Humphreys, “Il canto del crepuscolo”
Ed. Playground, trad. F. Viola,
pagg. 205, Euro 13,60
Primi anni della seconda guerra
mondiale.
James, arruolato nella RAF, viene fatto
prigioniero e internato in un campo tedesco.
Rose, la giovane moglie, soffre la
solitudine nel cottage ai margini della foresta di Ashdown. Un matrimonio di
guerra, quando la vita è appesa ad un filo e bisogna fare in fretta prima che
il filo si spezzi. Si conoscevano da pochi mesi- davvero si conoscevano?
Enid, la sorella di James, vive a Londra.
La sua casa viene distrutta durante un bombardamento e cerca alloggio presso la
cognata.
Christoph, un tempo professore ed ora Kommandant del campo di prigionia
in cui è recluso James.
La scrittrice canadese Helen Humphreys ritorna al tema della guerra che
è già stato lo sfondo per i bellissimi libri precedenti, “Il giardino perduto”
e “Coventry”. In “Coventry” le rovine della città rosseggiavano intorno ai
protagonisti, ne “Il giardino perduto” la guerra era lontana eppure sempre
presente nel contributo allo sforzo bellico dato dalle ragazze che coltivavano
patate. Ne “Il canto del crepuscolo” non ci sono azioni belliche, dopo la prima
in cui il bombardiere di James viene abbattuto, eppure le conseguenze della
guerra sono in ogni pagina, in ogni pensiero, in ogni respiro dei personaggi. E
il romanzo di Helen Humphreys è lo studio di come un evento straordinario come
la guerra possa cambiare uomini e donne, possa stravolgere le loro vite, possa
portarli in direzioni che mai avrebbero preso.
Così James che passa il tempo ad
osservare gli uccelli.
E’ sempre stato amante della natura, ma adesso, chi o
che cosa meglio di un uccello può interpretare il desiderio di libertà di un
prigioniero? Il tempo di James è sincronizzato con l’attività dei codirossi che
sorveglia con costanza- la costruzione del nido, la cova, gli uccellini
implumi, il primo volo. Prende appunti, il suo comportamento farà nascere
sospetti, sarà convocato dal Kommandant.
Il Kommandant è il nemico. Ma che cosa
vuol dire questa parola? Nemico è la guardia che spara al prigioniero perché
gli dà noia il suo fischiettare sempre lo stesso motivo. Ma questo tedesco non
più giovane che parla un perfetto inglese e che vuole regalare a James un libro
sugli uccelli? In tempo di pace avrebbero passato ore a parlare insieme dei
loro interessi.
Rose non apre neppure più le lettere di
James. Sua madre la perseguita incalzandola, ‘gli hai scritto?’, ‘devi
scrivergli’. Ma Rose si è innamorata di un altro. Era stato amore, o la furia
della guerra, quello che aveva provato per James?
Enid sa di non essere ben accolta dalla
cognata. Ma è dovuta scappare da Londra: c’era un uomo con lei, quando la casa
è stata bombardata. E’ morto sotto le macerie. Era sposato, non sarebbe dovuto
essere lì. Avere un segreto rende sensibili ai segreti altrui.
Incontriamo di nuovo tutti i personaggi ad
anni di distanza dalla fine della guerra. Come ne sono usciti? Non si esce mai
da una guerra, in realtà. Le ferite restano impresse per sempre nel corpo e
nell’anima. L’unica che ha dato una svolta imprevista alla sua vita, trovando
una nuova felicità, è Enid. La vita di Rose è finita nel bosco di Ashdown,
nell’incendio di un aereo. James studia i suoi amati uccelli da uno sperduto
osservatorio nel Galles, preda di incubi ricorrenti. E Christoph, il Kommandant
che è tornato a fare il professore, ha modo di ricordare il campo da lui
sorvegliato quando riceve per posta il libro pubblicato da James. In una serie
di flash, quelli che sono gli incubi di James- il compagno ucciso perché
fischiettava, quello giustiziato perché aveva tentato la fuga, la volta in cui
James era stato prelevato in macchina perché il Kommandant voleva mostrargli
dei beccofrusoni e James era certo, invece, che gli avrebbero sparato- vengono
ricordati da Christoph dal suo punto
di vista, un uomo gentile, colto, umano, che aborriva la crudeltà e faceva il
possibile per evitarla.
Il beccofrusone, l’uccello che non ha il suo habitat in
Europa, una rarità a vedersi, diventa il simbolo del Kommandant- e anche di James- che lottano per
mantenersi integri, per salvare la loro anima in una guerra in cui le peggiori
atrocità verranno commesse.
beccofrusone |
Bellissimo, come tutti i libri di Helen
Humphreys.
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