Eccoci all’appuntamento dei dieci bellissimi del 2024. E, come lo scorso anno, devo premettere che mi è sempre più difficile scegliere, che sempre più spesso mi capita di non terminare la lettura di un libro perché, se mi fermo un attimo a pensare, mi rendo conto che non mi ‘dà niente’, che sto sprecando tempo. E, come lo scorso anno, preferisco dire che ho scelto i titoli di libri molto belli (alcuni sono libri di genere, ma di un genere di qualità) tra cui ce ne sono un paio che giudico bellissimi- a voi decidere quali, perché poi molto dipende anche dal gusto del lettore e la mia è una classifica soggettiva, naturalmente.
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Tan Twan Eng, “Il dono della pioggia” ed. Neri Pozza
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Enrica Ferrara, “Mia madre aveva una
cinquecento gialla”, ed. Fazi
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Rhadika Jha, “La foresta nascosta”, ed.
Sellerio
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Mirinae Lee, “Le otto vite di una centenaria”,
ed. Nord
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Eleonora Lombardo, “Sea Paradise”, ed.
Sellerio
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Federica Manzon, “Alma”, ed. Feltrinelli
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Gaëlle Nohant, “L’archivio dei
destini”, ed. Neri Pozza
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Aslak Nore, “Il cimitero del mare”, ed.
Marsilio
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Abraham Verghese, “La porta delle lacrime”,
ed. Neri Pozza
Shankari Chandran, “Tea time at Cinammon Gardens”
Il
decimo libro è fuori concorso, per così dire, perché l’ho letto in inglese e
non c’è ancora un’edizione italiana. Il romanzo della scrittrice Tamil australiana
Shankari Chandran ha vinto il Miles Franklin Literary Award.
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