Voci da mondi diversi. Gran Bretagna e Irlanda
amicizia nel romanzo
Anna Hope, “Le nostre speranze”
Ed. Ponte alle Grazie, trad. M. Piumini, pagg. 336, Euro
13,70
Con grande delicatezza e con brio,
Anna Hope ci parla di questo. Ci parla di tre ragazze che diventano donne e ci
parla di noi.
Hannah, Lissa, Cate.
Hannah, la donna in carriera che non
riesce ad avere figli. Lissa, l’aspirante attrice, libera come l’aria. Cate,
così brillante negli studi, che è rimasta incinta di un uomo conosciuto tramite
internet e che si trova legata in un matrimonio che la deprime.
Avanti e indietro nel tempo, con un ultimo capitolo in un presente che è il 2018, quando le tre amiche sono alla soglia della quarantina, mentre tutto quello che di importante succede è ambientato nel 2011 o poco prima, con dei flash-back più indietro ancora, quando il mondo era ancora spensierato e colorato di rosa, o addirittura al tempo in cui Hannah e Cate erano dodicenni, compagne di classe e rivali nei risultati scolastici ,e Lissa era una bambina che si sentiva non desiderata e un fardello per la madre, artista, insegnante, impegnata politicamente.
Quello che succede alle tre amiche è la vita, è quello che succede a noi
lettrici o che è successo a qualche nostra amica. Perché la vita delle donne di
oggi si è fatta più complessa, ruota sempre intorno all’amore e ai figli ma
anche all’amicizia e alla realizzazione di sé nel lavoro.
L’amore: come si sopravvive al tradimento di un marito? Come si può
mantenere l’amicizia con chi ci ha inferto un colpo basso da lasciarci
tramortite? Come si costruisce un legame nato per caso e che ci ha
intrappolate?
I figli: non sono più un obbligo, non sono più necessari perché una donna
si senta completa, c’ è possibilità di scelta. A volte arrivano per caso, li si
ama ma possono essere un peso; a volte li si cerca con disperazione, diventano
un’ossessione, l’atto d’amore perde significato, l’uomo che ci è accanto
diventa uno strumento; a volte, infine, si rifiuta di portare avanti una
gravidanza non desiderata- e se poi ci si pente, se si rimpiange un figlio mai
nato?
Quanto al lavoro- è diventato un problema. Nessuno ha mai chiesto ad un
uomo di ridimensionare il suo desiderio di carriera per la famiglia. Alle donne
viene chiesto di continuo. E se una donna decide che per lei il sogno del suo
lavoro è più importante di tutto?
L’amicizia, infine. Le vere amiche su cui si può contare in qualunque momento, quelle che sanno di noi più ancora che i nostri genitori o il compagno della nostra vita- parla soprattutto di amicizia il romanzo di Anna Hope. Con un finale che fa riflettere, riconsiderando un doppio tradimento a distanza di tempo.
La mia titubanza iniziale, quando ho preso in mano “Le nostre speranze”,
ha lasciato il posto al piacere della lettura, dopo le prime pagine. Se temevo
che fosse l’ennesimo romanzo su donne-amiche pieno di banalità, ho dovuto
ricredermi. Forse non c’è niente di straordinario, di certo non è un libro che
regalerei ad un uomo, ma il garbo con cui è scritto, una certa poesia- come nel
leit-motiv ‘è la fine della primavera, o
l’inizio dell’estate. È metà maggio…’ che punteggia il passare del tempo-,
la veridicità mai esasperata delle situazioni, la sottigliezza psicologica, la
simpatia che proviamo per i personaggi, ne fanno una lettura che consiglio a
tutte.
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la recensione sarà pubblicata su www.stradanove.it
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