mercoledì 17 aprile 2019

Carmen Korn, “E’ tempo di ricominciare” ed. 2019


                                       Voci da mondi diversi. Area germanica
                                                                       saga


Carmen Korn, “E’ tempo di ricominciare”
Ed. Fazi, trad. M. Francescon, pagg. 563, Euro 17,00

     Amburgo. Käthe, Henny, Ida, Lina. E’ il 1949. Non è solo la città che deve risorgere dalle macerie e mettersi alle spalle la guerra, con tutti i suoi orrori, le sofferenze, le perdite, le colpe. Anche le quattro protagoniste della trilogia di Carmen Korn, iniziata con “Figlie di una nuova era”, devono tirare le somme, benedire la buona sorte che le ha tenute in vita e decidere del loro futuro. Quella che ha sofferto di più è Käthe- lei e la madre sono state arrestate per una delazione, la madre non è sopravvissuta al campo di concentramento, Käthe forse sì, forse è tornata, Henny è sicura di averla vista, di sfuggita. Quanto a Rudi, il marito di Käthe, di lui non si sa nulla, nonostante le ricerche fatte fare tramite la Croce Rossa dal padre, diplomatico italiano. Si sa che era in un campo negli Urali, ma se ne sono perse le tracce. Henny si è separata dal marito che ha reagito malissimo quando il figlio ha detto loro che gli piacevano i ragazzi. E però può contare sull’amore costante del dottor Unger. Ida e l’amore della sua vita, il cinese Tian sposato in seconde nozze, hanno una bambina, la bellissima Florentine dal fascino esotico che diventerà poi modella. E Lina fa coppia fissa con Louise: apriranno una libreria a cui daranno il nome del grande amico ebreo, l’indimenticabile dottor Landmann che si è suicidato.
    Questi sono i protagonisti principali, ma se ne aggiungono altri che non erano presenti nel primo volume della saga: un giovane musicista con una malattia autoimmune che diventerà il compagno di Klaus, figlio di Henny; un altro uomo aitante, nonostante abbia perso un occhio nella campagna di Russia, che intreccerà una relazione con Florentine. E naturalmente è vero che Käthe è ancora viva e riabbraccerà il suo Rudi.

    Una saga si basa sui personaggi e sulle storie che li collegano, che si srotolano nel tempo e che li coinvolgono- alti e bassi del lavoro, soddisfazioni e frustrazioni, amicizie, problemi psicologici (Rudi non riesce a dimenticare gli anni in Russia, il compagno di Klaus non si perdona di aver abbandonato la famiglia, morta durante un bombardamento, per andarsene in America) e di salute fisica, e amore, naturalmente. C’è tanto di tutto questo, nel romanzo di Carmen Korn. La scrittrice ha un’inventiva straordinaria nell’aggiungere piccoli e grandi fatti alla vita di ogni personaggio. Ci potrebbe stancare un poco, a volte ci pare che non ci sia molto spessore nei protagonisti, ci sembra che tutto sia suffuso di una luce troppo rosata, perché anche i contrasti occasionali vengono risolti con pacatezza, senza drammi. Gli amori sono per sempre, le amicizie pure. 

E tuttavia c’è qualcosa che ci piace molto in questo romanzo ed è la tela di fondo, il passare del tempo- i salti temporali sono di due anni in due anni- che è segnato da titoli di film, da canzoni, da grandi fatti che ricordiamo. Sinatra e poi i Beatles, Marilyn Monroe e Kennedy. I carri armati in Ungheria e la guerra fredda. Il muro di Berlino. Mary Quant e la pillola. La crisi di Cuba e l’inizio della guerra in Vietnam. Lo sbarco sulla luna e le rivolte studentesche del ‘68. Ho ritrovato perfino il piccolissimo dettaglio del nome di un negozio di Sanremo dove si vestiva la società ricca della Liguria e dove fa acquisti il padre di Rudi. 
E’ questo sfondo che aggiunge qualcosa di molto valido al romanzo. E’ come vedere un cortometraggio in bianco e nero degli anni tra il dopoguerra e il boom economico.

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