lunedì 29 aprile 2019

Andrea Molesini, “Dove un’ombra sconsolata mi cerca” ed. 2019


                                                                         Casa Nostra. Qui Italia
        seconda guerra mondiale
         romanzo di formazione

Andrea Molesini, “Dove un’ombra sconsolata mi cerca”
Ed. Sellerio, pagg. 279, Euro 15,00


       La laguna di Venezia. Forse è perché la laguna è un paesaggio unico che Andrea Molesini ci ritorna in ogni suo romanzo. Come se non gli bastassero le pagine e le parole per dire le sfumature di luce, il sussurro del vento sulle acque, il bisbigliare del vento tra le canne, il grido degli uccelli, le storie che si nascondono sulle isole della laguna.
    Ancora una storia di guerra nel suo ultimo romanzo “Dove un’ombra sconsolata mi cerca”. E ancora un romanzo di formazione. Bello il titolo, un verso di Anna Achmatova. Inquietante, perché dove si aggira un’ombra, dietro l’ombra ci deve essere una storia tragica, e non sappiamo quanto.
     Guido, il protagonista e io narrante, ha quattro anni all’inizio del suo racconto. E’ il 1934. Suo padre è ‘il comandante’, ufficiale di marina che lavora per i servizi segreti e ha l’hobby di realizzare mappamondi di ogni dimensione. La mamma insegna a Guido un’altra chiave di interpretazione del mondo. Poetica e non razionale, non geografica, attraverso i sensi. Questa mamma molto amata muore presto, quando Guido è un bambino di dieci anni. Fa in tempo a vedere l’inizio della guerra, a proclamarsi antifascista, insieme al marito. Molti soprannomi per gli altri personaggi del libro: il nostromo, la vecchia Sussurro, la contessa, il maggiore tedesco, il remèr che è il padre di Scola- il migliore amico di Guido, anche se più grande di lui.
Sono giornate memorabili, quelle che Guido passa in barca con Scola. Guido legge ad alta voce “Guerra e pace”, Scola gli parla delle donne. E poi Guido viene ‘reclutato’ a fare la staffetta, insieme a Scola. Per i partigiani? Per il mercato nero? Guido si sente grande, si sente importante. Fino a quando il comandante sospetta che tra le fila ci sia un traditore.

     La guerra accelera il processo di crescita di qualunque ragazzo e la morte è un passaggio obbligato per diventare adulti. Guido era già diventato grande dopo la morte della mamma. Ma il tradimento. Quello è difficile da affrontare. Il tradimento e la morte scavano un baratro che Guido non riuscirà mai a superare. C’è una scena a cui sarebbe stato meglio Guido non avesse assistito, una scena che è come un marchio di fuoco, che gli farà vedere tutto in modo diverso, che lo separerà per sempre dal padre. O per tanti anni a venire. Chi ha tradito chi? Qualcuno ha tradito i partigiani e qualcuno ha tradito Guido su un livello più personale?
     Il tempo passa, la Storia va avanti. I combattenti della guerra stanno morendo ad uno ad uno portandosi dietro le loro colpe e i loro segreti. Gli anni sono passati anche per Guido. E’ sull’orlo della terza età quando scopre la verità che aveva già sospettato. Potrà mai perdonare? Il colpevole non ha mai perdonato se stesso.

     La cifra stilistica di Andrea Molesini è un equilibrato miscuglio di realismo e poesia, di storie che affondano nella grande Storia e che però acquistano una certa vaghezza dai contorni non precisi, come se quel tocco poetico fosse la nebbiolina della laguna. La vicenda raccontata in “Dove un’ombra sconsolata mi cerca” è esile, pur contenendo un dramma. Acquista risalto nel paesaggio in cui è immersa- quasi un paesaggio dell’anima.

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