domenica 2 febbraio 2014

Nadeem Aslam, "La veglia inutile"


    Voci da mondi diversi. Asia                              

                      il libro ritrovato



Nadeem Aslam, “La veglia inutile”
Ed. Feltrinelli, trad. Delfina Vezzoli, pagg. 310, Euro 18,00



     Afghanistan: sembra che l'Afghanistan sia il cuore del mondo nel romanzo “La veglia inutile” dello scrittore pakistano di lingua inglese Nadeem Aslam. Un cuore molto dolente e mortalmente ferito. Perchè i personaggi che si incontrano, per quegli strani casi della vita che chiamiamo 'coincidenze', nella casa di Usha, in Afghanistan, appartengono a varie nazionalità, provengono tutti da paesi che, in tempi lontani o recenti, hanno giocato un ruolo nella storia dell'Afghanistan, contribuendo a farne quello che è ora- nido di terroristi, campo di addestramento al martirio, luogo di lotte tra signori della guerra strumentalizzati dalle grandi potenze.
    La casa appartiene all'anziano Marcus Caldwell, il medico inglese che si è innamorato di una donna del posto, Qatrina, medico pure lei. La tragedia della loro famiglia riempirebbe da sola le pagine del libro- Marcus e Qatrina sono stati 'prelevati', molti anni prima, dai due signori della guerra e obbligati a prestare la loro opera per salvare la vita degli uomini dei due schieramenti opposti. Come, ad un certo punto, durante il regime dei talebani, Qatrina sia stata lapidata, non prima di essere stata forzata a mozzare la mano del marito accusato di furto, è una delle tante storie del romanzo. Insieme a quella della scomparsa della loro unica figlia, Zameen, presa prigioniera dai russi.
     E tuttavia c'è pure una donna russa nella casa di Marcus, e un americano, una spia della CIA, che ha avuto una breve relazione con Zameen, prima di sospettare che anche lei fosse una spia, messa alle sue calcagna. Arriva infine un ragazzo in fuga che si è ferito accidentalmente, senza riuscire a portare a termine l'impresa suicida che gli era stata affidata.
     La 'ricerca' e la 'veglia' sono le due parole chiave per interpretare il romanzo di Nadeem Aslam. Una ricerca infinita che va avanti negli anni ed è prima di tutto una ricerca di persone- Marcus sa che è inutile cercare Zameen la cui ultima presenza nella casa di uno dei signori della guerra gli è stata segnalata dal suo profumo, spera invece di trovare almeno il figlio di lei, suo nipote; la russa Lara cerca il fratello che ha disertato vent'anni prima. E né lei né Marcus sanno che il bambino di Zameen è anche nipote di Lara, un figlio della violenza. Anche l'americano cerca il figlio di Zameen. E nello stesso tempo si indaga, a distanza di anni, su quale sia stato il suo ruolo a servizio dell'America, sull'ingerenza americana in Afghanistan, su come soltanto in teoria una spia possa impedire al suo cuore di battere, perchè lui si era innamorato di Zameen, nonostante tutti i dubbi su di lei, mettendo se stesso e il suo compito a rischio. La ricerca, allora, diventa ricerca di verità, forse anche di espiazione
    Quanti morti, quante stragi, quanti corpi spezzati, quanto sangue- nelle strade, nelle case, nelle scuole, nei campi profughi. Per chi si tiene la veglia, che nel vocabolo inglese indica la veglia funebre? forse per un intero paese straziato di cui restano due grandiosi simboli nella casa di Marcus: i libri che Qatrina inchiodò al soffitto, sperando di salvarli dalla distruzione talebana, e l'enorme testa del Budda rovesciato su un fianco in giardino. Mozzata dal corpo, così immobile, dormiente per sempre, simbolo di un passato ben diverso.

                     



     Ricordando il precedente, bellissimo romanzo di Nadeem Aslam, “Mappe per amanti smarriti”, anche questo libro contiene una sorta di mappa per comprendere i sentieri della Storia. Di difficile percorso, come a volte è difficile la lettura, perché la narrazione procede con l'andamento del racconto orale, che a tratti si ferma, torna indietro, prende vie collaterali, arricchendosi incredibilmente. A volte molto duro, a volte molto lirico. Sempre molto sofferto.

Lo scrittore Nadeem Aslam                            


già pubblicato su www.stradanove.net nel 2008


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