domenica 16 marzo 2025

Pietro Spirito, “E’ notte sul confine” ed. 2025

                                                                 Casa Nostra. Qui Italia

    cento sfumature di giallo

Pietro Spirito, “E’ notte sul confine”

Ed. Guanda, pagg. 250, Euro 18,00

 

     Ecco un altro libro che, come quello di Leonardo Gori, ci piace per l’atmosfera- Trieste 1970, corrono voci di un colpo di stato promosso da Junio Valerio Borghese, è in programma una visita ufficiale di Tito dalla Jugoslavia, si temono disordini. E infatti il romanzo si apre con una scena di cui capiremo la portata interamente solo alla fine- nella boscaglia vicino alla linea di confine una pattuglia di soldati italiani viene sorpresa dalle guardie di confine jugoslave, sempre pronte, a torto o a ragione, a bloccare i possibili trasgressori. Un caso? Avevano ricevuto una soffiata?

    Il protagonista di “E’ notte sul confine” (notte vera come nella scena iniziale e in un’altra, cruciale, più avanti, e notte simbolica in questa città dalla posizione affascinante ma difficile) è il giornalista Ettore Salassi, single, con una storia d’amore appena terminata per una sua propria incapacità a legarsi ad un’altra persona, un rapporto conflittuale con i genitori ormai defunti, un passato oscuro, giusto per accentuare il buio su Trieste. Ettore era un ragazzino, aveva mentito sulla sua età quando si era arruolato nelle Forze di Terra della Decima Mas- era stato il motivo della discordia con suo padre, professore antifascista. Poi- come dice Ettore stesso- si cresce, si cambia, si vedono le cose in un’altra maniera. Ed Ettore Salassi, giornalista, era stato reclutato dai Servizi Segreti, accettando di raccogliere informazioni sugli estremismi di destra e di sinistra, di scrivere articoli pilotati ad uso dei Servizi.

Junio Valerio Borghese

Ancora due dettagli per raffigurarcelo, questo quarantenne disordinato e facile agli innamoramenti e a farsi irretire- assomiglia all’attore Charles Bronson (finché, su suggerimento della donna che lui crede di aver conquistato, non si taglia i baffi) e ha un vizio, un tipo di cleptomania particolare perché ruba soltanto libri. Non diceva forse suo padre che nei libri ci sono le risposte per tutte le domande?

    La routine della redazione del giornale viene vivacizzata (si fa per dire) quando un pescatore trova, al largo, il cadavere di un ragazzo, un giovane militare di stanza nella caserma sul Carso. Le istruzioni dall’alto sono di diffondere la voce che è stato ucciso per questioni di droga, un suo compagno d’armi nega che l’amico avesse qualcosa a che fare con la droga, lascia intendere qualcos’altro, un altro uomo viene ucciso- aveva parlato troppo? Aveva calcato sul traffico d’armi nel mare di Trieste?

      Avevamo capito che il nostro Ettore Salassi, nonostante l’esperienza di guerra che non ama ricordare, nonostante la Beretta che gli è stata data dal Colonnello dei Servizi, è piuttosto ingenuo e benpensante, tanto da cadere in una trappola e da trovarsi piuttosto malconcio in ospedale.


Mentre si annunciano disordini in città, mentre si temono le dimostrazioni dell’estrema destra e la visita di Tito viene annullata, è possibile fare luce sulla morte del giovane militare? O, detto chiaramente, è possibile fargli giustizia e rivelare apertamente chi lo ha ucciso?

L’equilibrio di una città di confine è precario, le conseguenze della verità potrebbero avere l’effetto farfalla, è notte sul confine.




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