mercoledì 26 dicembre 2018

Keigo Higashino, “Sotto il sole di mezzanotte” ed. 2018


                                                             Voci da mondi diversi. Giappone
            cento sfumature di giallo


Keigo Higashino, “Sotto il sole di mezzanotte”
Ed. Giunti, trad. A. Specchio, pagg. 704, Euro 17,00

      Ci sono, gli ispettori di polizia che non mollano, che seguono la preda come segugi per anni e anni, senza dimenticare un dettaglio, un indizio. Sasagaki, del corpo di polizia di Tokyo, è uno di questi. Vent’anni per scovare il colpevole di un crimine commesso in un giorno lontano in cui Sasagaki era di riposo, tutto il tempo per terminare la carriera e andare in pensione, per mettere su pancia e vedersi ingrigire i capelli. Vent’anni di quello che potrebbe essere come il gioco di ‘guardia e ladri’ che fanno i bambini giustificano le 700 pagine del libro che non farete fatica a divorare.
        In un edificio abbandonato viene ritrovato il corpo di Kirihara Yosuke, proprietario di un banco dei pegni. E’ stato ucciso con un’arma da taglio. Nessun indizio sul colpevole. I sospetti si accentrano sul commesso del negozio che- si dice- era l’amante della moglie di Kirihara.

       La particolarità della trama di “Sotto il sole di mezzanotte” è nel susseguirsi di vicende che ruotano intorno a due personaggi che erano bambini all’epoca del delitto- Kirihara Ryo, dal viso enigmatico e gli occhi con una luce cupa, e Yohiko, 11 anni all’epoca, ma già bellissima. Yohiko è la figlia dell’amante di Kirihara Yosuke e non dirò il suo cognome perché la bambina viene adottata da una parente di cui prende il cognome oltre allo stile di vita, più raffinato di quello della madre che è morta per soffocamento da gas: incidente domestico o suicidio? Questa è la prima di una serie di morti o di incidenti piuttosto gravi che accadono a persone che entrano casualmente in contatto con Yohiko o Ryo.
I quali, peraltro, hanno successo nella vita. Ryo si arricchisce con traffici illegali- è un personaggio che ci fa sentire a disagio ogni volta che lo incontriamo nelle pagine del romanzo- e Yohiko ha uno straordinario successo aprendo una catena di negozi. In più, Yohiko è una manipolatrice capace di sedurre gli scapoli più appetibili, sbarazzandosi subdolamente delle eventuali rivali.
     Il tempo passa, matrimoni si fanno e si disfano, misteriosi hacker entrano nei sistemi di aziende e in conti bancari personali, scompare un investigatore, donne ingenue si lasciano ingannare, uomini innamorati si lasciano accecare, di tanto in tanto Sasagaki riappare e macina informazioni, rimugina sospetti. Un’ennesima morte- ma è una persona anziana, come si può sospettare?-, un vaso che si rompe, la lente di un occhiale che si trova nel terriccio, un presunto colpevole che appare e scompare- sembra la Primula Rossa.
     In questo mondo c’è chi cammina nel sole e chi, invece, nel buio, ‘sotto il sole di mezzanotte’- lo dice uno dei personaggi. Perché? Che cosa, quali esperienze determinano la personalità di un individuo? E sono sufficienti, queste esperienze, così negative da marchiare per sempre chi le ha vissute e da distorcere il loro modo di essere, per giustificare il Male? Quasi che da Male non possa scaturire altro che Male.

     Un thriller psicologico in cui la tensione- più che sull’identità del colpevole che, però, resta incerta fino alla fine- si regge sul ‘come’ e sulla scommessa se Sasagaki riuscirà o meno a risolvere il caso (giusta ricompensa per il suo acume e la sua costanza). E poi Keigo Higashino è ricco di dettagli sulla vita in Giappone, su quella che è sotto gli occhi di tutti e sui risvolti più segreti e oscuri della vita che si svolge ‘sotto il sole di mezzanotte’.

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