venerdì 9 febbraio 2018

Natsuo Kirino, “In” ed. 2018

                                                   Voci da mondi diversi. Asia
                                                          love story
                                                        FRESCO DI LETTURA

Natsuo Kirino, “In”
Ed. Neri Pozza, trad. G. Coci, pagg. 348, Euro 15,30

      Una scrittrice che si accinge a scrivere un romanzo su X, il personaggio misterioso del romanzo di un famoso scrittore che ormai è morto. Il quesito intrigante è: X, che ne “L’innocente” è l’amante dello scrittore stesso, Midorikawa Mikio, è esistita veramente oppure è una creazione letteraria?  Mentre cerca di far luce sul mistero che avvolge X, Suzuki Tamaki si rende conto di entrare ed uscire lei stessa, di continuo, dalla dimensione del reale per immergersi nel mondo delle parole, finché vita e arte narrativa diventano indistinguibili come una sorta di vasi comunicanti.
    Il tema del romanzo “L’indecenza”, appena iniziato da Suzuki Tamaki, è la soppressione dell’amore- non la fine dell’amore ma qualcosa di più traumatico, il recidere volontariamente ogni legame con l’altro e “annientare il suo cuore attraverso l’abbandono e la fuga”. A Tamaki interessa sapere di più di X a cui, nel romanzo di Midorikawa, si attribuisce la responsabilità di tutti i mali della famiglia dello scrittore, dei litigi fra marito e moglie fino alla morte del figlio più piccolo, annegato in un momento di distrazione dei genitori. E nello stesso tempo, inoltrandosi nelle ricerche, cercando di immaginare quali fossero stati i sentimenti di X, intrappolata in una passione travolgente e senza futuro, Tamaki rivive parallelamente la sua storia d’amore con il suo editor Abe Seiji. Sposata Tamaki, sposato Seiji, incontri clandestini in un appartamento affittato- pure questa è la storia di un amore intenso soppresso per volontà di Tamaki, stanca della situazione.

   “In” è un romanzo affascinante, indice della maturità narrativa della scrittrice. E’ un gioco di specchi e, come nei riflessi che vediamo negli specchi messi in infilata, le immagini hanno contorni variabili, sfumati, stranianti, confondono le idee. Quante immagini di X vediamo riflesse negli specchi? Prima Motoko- aveva dieci anni quando incontrò per la prima volta lo scrittore Midorikawa. Ne aveva sedici quando lui si stancò di lei perché era diventata grande. E se pensiamo a Lolita, l’allusione è voluta: “Qualcuno sosteneva assomigliasse a Nabokov”, dice la stessa Motoko che però nega di essere X. E tuttavia lei non è stata più capace di amare un altro uomo. Allora X potrebbe essere stata un’altra scrittrice, Miura Yumi? O bisogna credere allo sconosciuto che telefona asserendo che è l’ultimo desiderio di sua madre che si sappia la verità, che lei era X? Oppure, più semplicemente, X non è mai esistita, come sostiene la moglie ancora viva dello scrittore? La quale è diventata scrittrice pure lei. “Scrittori, nient’altro che scrittori! Perché? Che cosa poteva significare?” si chiede Tamaki, mentre legge e rilegge le pagine de “L’innocente”, apre una lettera inviata da Miura Yumi a Midorikawa (allora Chiyoko mente, c’era veramente una X?), soffre rivivendo la sua storia con Seiji che sta morendo- “ la morte è un grande vuoto perché recide ogni legame e gli innocenti sono quelli che muoiono”, come il bambino figlio di Midorikawa che spiegherebbe il titolo del libro del padre.


    “In” è un grande romanzo che parla dell’amore di coppia, del conflitto tra amore e odio, dell’amore passione che non resiste al tempo e finisce per smarrire la sua forza originaria, della necessità sofferta di porre fine all’amore. Ma è anche altro. E’ un romanzo sul romanzo (“L’innocente” di Midorikawa è un secondo romanzo dentro il romanzo che Tamaki sta scrivendo), sulla realtà che diventa finzione letteraria e viceversa, sul potere ammaliatore delle parole e sul pericolo di restarne prigionieri. Come il famoso Midorikawa, uomo egocentrico e senza principi che viveva l’amore per trasferirlo sulla carta, come la stessa Tamaki che forse, scrivendo della soppressione dell’amore riferendosi alla misteriosa X, aveva in realtà voluto sopprimere la sua relazione con l’editor dei suoi libri.


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