sabato 19 agosto 2017

Andrei Kurkov, “Picnic sul ghiaccio” ed. 2017

                                                    Voci da mondi diversi. Russia
             satira
            FRESCO DI LETTURA


Andrei Kurkov, “Picnic sul ghiaccio”
Ed. Keller, trad. Rosa Mauro, pagg. 256, Euro 17,00

  Inizi del secondo millennio. L’Unione Sovietica si è appena dissolta nello stupore e nella confusione generale.
  Siamo a Kiev. Il quarantenne Viktor sembra aver accumulato catastrofi: la fidanzata lo ha lasciato, lui è un aspirante scrittore senza lavoro, in più si è accollato (per disperazione?) la compagnia di un pinguino affidatogli dallo zoo cittadino che ormai non ha i mezzi per nutrire tutti gli animali. All’improvviso un colpo di fortuna. Il direttore di un giornale gli affida il compito di redigere dei ‘coccodrilli’, di preparare i necrologi per persone che sono ancora vive e vegete, scegliendole a caso tra i vip frequentemente nominati sulle pagine dei giornali. La paga è ottima, Viktor si mette all’opera e all’inizio il lavoro gli piace e lo incuriosisce. Sfoga le sue velleità letterarie scrivendo dei pezzi succosi, ricchi di dettagli, sconfinando anche in riflessioni filosofiche-metafisiche. Poi qualcosa cambia. Alla libera scelta dei soggetti dei ‘coccodrilli’ si sostituisce l’indicazione più precisa fornita dal direttore che fa recapitare a Viktor dei dossier esaustivi su persone ai vertici in ambienti e occupazioni diverse. Qualcos’altro ancora, che dapprima non insospettisce Viktor: muore (suicidio?) la persona per cui aveva scritto il suo primo necrologio. Viktor dovrebbe essere contento, no? Anche se i pezzi non portano la sua firma (meglio così, aveva detto il direttore), non desiderava forse di essere letto? E poi capita a tutti di morire. Tuttavia, ad un certo punto, i morti che hanno il necrologio già pronto aumentano in maniera vertiginosa.

    Non ho ancora detto nulla di Misha, il pinguino triste che non si trova a suo agio nel clima (quello vero e non metaforico) di Kiev. Misha diventa, in un certo senso, l’alter ego di Viktor che si mette in contatto con il pinguinologo che lavorava allo zoo e si prendeva cura di lui, per saperne di più, dei pinguini, per poter rendere più felice Misha. Il vecchio pinguinologo è un relitto del passato- lui, la sua casa con i mobili antiquati, le fotografie appese al muro che devono risalire agli anni ‘70, sono la memoria di un tempo che non esiste più e che suscita qualche rimpianto. E questa non è l’unica nuova presenza nella vita solitaria di Viktor. Come conseguenza indiretta dei ‘coccodrilli’, una bambina, Sonja, viene affidata a tempo indeterminato a Viktor, e poi arriverà l’amicizia con un poliziotto e il quasi-amore per la baby-sitter di Sonja. Adesso potrebbero anche essere l’immagine di una famigliola felice, anche se così scombinata- Viktor, una ragazza giovane, una bambina e un pinguino.

    E’ leggero, gustoso, affilato, divertente, il romanzo di Andrei Kurkov. Non saprei se definirlo noir o satira politica ma, con uno stile in equilibrio tra realtà e grottesco, con qualcosa di surreale, Andrei Kurkov dipinge il quadro di una situazione così nuova per un ex stato dell’ex Unione Sovietica che il protagonista ingenuo quanto uno sconcertato pinguino lontano dalla sua Antartide non riesce a capire e tanto meno ad immaginare. Quando i morti aumentano, quando, misteriosamente e ripetutamente, qualcuno riesce ad entrare di notte a casa sua per lasciargli messaggi, quando il direttore gli consiglia di allontanarsi da Kiev per qualche giorno (e Viktor, Sonja e pinguino trovano rifugio nella dacia del poliziotto), quando la presenza di Misha è richiesta (a suon di dollari in contanti) a dei funerali, Viktor chiude occhi ed orecchi, acconsente, accetta, va avanti come se niente fosse continuando nelle sue piccole azioni di bontà- prendersi cura del pinguinologo ammalato di tumore, badare alla bambina e a Misha. Finché tutto diventa impossibile, nel finale che non vi rivelo ma che fa dire a Viktor, “sono io il pinguino!”. Perché? Che cosa è successo, ancora?
    Leggete “Picnic sul ghiaccio”. Vi divertirete, masticando amaro.


per contattarmi: picconem@yahoo.com

    

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