Voci da mondi diversi. Gran Bretagna e Irlanda
seconda guerra mondiale
in altre lingue
il libro dimenticato
Helen Bryan, “War Brides”
Ed. Lake Union Publishing, pagg. 497, e-book 8,07
In italiano “Spose di guerra” è
stato pubblicato da Amazon Crossing con la traduzione di Marco Zonetti, pagg.
470, Euro 9,99, e-book 4,99
Crowmarsh Priors, un paesino nel Sussex.
1940. Cinque giovani donne, due di loro sono solo delle fanciulle, neppure
delle donne. Eppure- quale tremenda scuola di vita è la guerra. Obbliga a
crescere in fretta, ad assumersi responsabilità, a compiere scelte difficili.
Cinque ragazze che la Storia avvicina- solo una di loro, Alice, ha sempre
vissuto a Crowmarsh Priors. Suo padre era il vicario del paese, sua madre è
l’eterna ‘malata immaginaria’, lei, Alice, è un tipino scialbo che ha toccato
il cielo con un dito quando l’aitante ufficiale di marina Richard (di cui è
sempre stata innamorata) le chiede di sposarlo. Peccato che Richard ritorni da
un viaggio negli Stati Uniti sposato con Evangeline, bella e capricciosa, che
lo ha letteralmente accalappiato per fuggire da casa, pensando poi di
divorziare da lui per riunirsi al cugino mulatto (un legame impensabile in
quelli che erano gli Stati Confederati dove i neri sono ancora ‘negri’ e
disprezzati). Anche Tanni è una straniera: è ebrea, parla tedesco e sa poche
parole di inglese, suo padre è riuscito a farla emigrare organizzando un
matrimonio in fretta e furia con il figlio di una vicina che è professore a
Oxford e che ora ha messo al riparo lei e il figlio piccolo a Crowmarsh Priors.
Elsie è un’adolescente fatta evacuare da Londra- la sua era una famiglia
poverissima ed ad Elsie è stata trovata un’occupazione come cameriera nella
grande casa della nobildonna che spadroneggia nel paese e che deve accogliere
in casa sua anche la nipote Frances. Frances non è stata evacuata, Frances è
stata mandata in castigo a Crowmarsh Priors dal padre ammiraglio. Occorreva
toglierla dalla circolazione, la stampa aveva parlato già fin troppo di lei
quando aveva pubblicato le foto di Frances che si immergeva nella fontana di Trafalgar
Square, ci penserà la tremenda zia a tenerla sotto controllo (non ci riuscirà,
Frances esce da una finestra, di notte, con la connivenza di Elsie).
Il romanzo di Helen Bryan incomincia
cinquant’anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando quattro delle
ex-ragazze si incontrano di nuovo a Crowmarsh Priors. Ne manca una, e sapremo
alla fine perché, che cosa le è successo. Un inizio piuttosto banale, con il
pretesto di un anniversario per ricostruire i ricordi del passato. Tuttavia il tono
e la qualità del romanzo cambiano presto, c’è qualche altra banalità, qualche
superficialità nell’esame dei sentimenti, qualche frettolosità, qualche
elemento di puro feuilleton, eppure, detto tutto questo, “War brides” è una
lettura piacevole e avvincente,
una ricostruzione dell’atmosfera di minaccia
incombente sulla Gran Bretagna, con la paura al suono dell’allarme, le notizie
dei bombardamenti di Birmingham e di Londra, la lotta quotidiana per trovare il
cibo, per inventare ricette che non siano troppo disgustose, per far durare gli
indumenti il più a lungo possibile, e poi le ansie che stringono il cuore in
una morsa- Richard presta servizio in marina e i siluri tedeschi affondano navi
di continuo, Elsie pensa che la madre e i fratelli siano al sicuro e non
immagina che invece sono tornati a Londra, Tanni pensa alle sorelline gemelle
che avrebbero dovuto raggiungerla con un Kindertransport
e invece non sono mai arrivate. C’è spazio anche per i sentimenti in questi
difficili e penosi giorni di guerra. Senza di quelli, senza l’amicizia e
l’affetto che, giorno dopo giorno, uniscono sempre più le ragazze, senza
l’amore, senza i bambini che nascono e sono la speranza nel futuro, l’ombra
cupa del nazismo avrebbe vinto.
E poi c’è la maniera in cui
ognuna delle cinque protagoniste cambia- in meglio- nella lotta quotidiana per
la sopravvivenza, per far emergere il lato migliore di sé. E’ un percorso
naturale per Alice, Tanni ed Elsie, è un vero stravolgimento per Evangeline e
soprattutto per Frances- chi avrebbe sospettato che la frivola Frances potesse
sposare un uomo così diverso dagli amici di baldorie e diventare anche
un’eroina di guerra?
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