Voci da mondi diversi. Gran Bretagna e irlanda
cento sfumature di giallo
il libro ritrovato
Ken Bruen, “Il prete”
Ed. Fanucci, trad. Daniela
Middioni, pagg. 247, Euro 15,00
Solo nei paesi cattolici ci può essere la tensione spaventosa della vita
che aspira al Paradiso ma è trascinata verso l’Inferno, solo dove esiste il
peccato esiste anche la redenzione, dove si crede nella dannazione eterna si
crede anche nella salvezza eterna. Solo in un paese come l’Irlanda, che è stato
forse il più cattolico d’Europa, il più ciecamente osservante, il più
indiscutibilmente obbediente alle dottrine della Chiesa, poteva nascere un
romanzo come “Il prete” di Ken Bruen.
Il fatto che ci siano solo due morti in un
romanzo “noir” o in un thriller lascia subito intendere che il significato del
libro è altrove, va al di là della usuale ricerca dell’assassino. E che i due
morti siano un prete e una suora chiarisce pure che, escludendo motivi di
furto, il colpevole ha voluto agire là dove la giustizia laica o ecclesiastica
si rifiuta di intervenire. Padre Joyce è stato trovato decapitato nel
confessionale: c’è qualcuno che prova pietà per lui? I bambini ormai uomini
fatti che padre Joyce ha sodomizzato quando servivano messa come chierichetti
sperano che vada dritto all’Inferno. La suora che regalava tavolette di
cioccolata ai bambini che piangevano si augura che tutto finisca lì. Padre
Malachy ha paura- c’era stato uno scandalo anni prima, certe accuse erano state
fatte anche a lui. Ed è lui che chiede all’ex poliziotto, ex alcolista Jack
Taylor di svolgere delle indagini per scoprire l’assassino.
Come nel precedente romanzo di Ken Bruen,
“Prima della notte”, Jack Taylor è il protagonista assoluto de “Il prete”.
Tanto da mettere quasi in secondo piano il tema scottante della pedofilia dei
sacerdoti e il trauma dei bambini che, all’epoca in cui erano stati molestati,
erano anche incorsi nelle punizioni materne per aver osato far parola di quanto
era successo in sacrestia. Personaggio complesso, tormentato, inquieto,
inquietante. All’inizio del libro Jack è ricoverato in un ospedale per malati
mentali, ha avuto un crollo dopo che la bimba con la sindrome Down, la figlia
dei suoi amici che avrebbe dovuto sorvegliare, era morta cadendo dalla
finestra. E quando esce dall’ospedale, la sua è una lotta continua per
resistere alla tentazione dell’alcol, combattendo contro i demoni interni,
respingendo l’invito dei mille pub di Galway, prendendo a cuore l’oltraggio
all’amica poliziotta, la rude e generosa Ridge che è lesbica. Reagendo a tutto
questo con violenza eccessiva, pur sapendo che gli si ritorcerà contro, perché
la violenza si impadronisce “di una parte della tua anima, recare danno ad
un’altra persona sminuisce la tua umanità”.
“Non sopporto la rabbia, la
ferocia che hai dentro, e quindi lascio perdere. Ho paura di fare la tua fine”,
gli dice Cody, il ragazzo che lo affianca nelle indagini, dopo avergli
confessato di aver desiderato che fosse lui, Jack Taylor, suo padre. In realtà
anche Jack arriva a desiderare che Cody sia suo figlio, risponde
affermativamente quando gli chiedono se lo sia, una bugia dettata dal subconscio,
a chi può nuocere? E invece…In apparenza è un dettaglio irrilevante, quello
della tentazione di Jack di fare da padre a Cody e invece fa parte di quel tema
più ampio, di Dio che è padre di tutti, dei sacerdoti che dovrebbero
rappresentare Dio e tradiscono i corpi e le anime di chi è loro affidato, di
tutti coloro che rivestono il ruolo di genitori e snaturano il loro compito.
L’intero romanzo è echeggiante della voce di Jack Taylor, della sua
furia che si rivolge prima di tutto contro se stesso e poi contro quello che lo
circonda, contro l’Irlanda che non è più terra di poeti e di santi, contro i
nuovi irlandesi che ripetono i modelli americani (persino l’accento), contro
Galway, magica città un tempo, ora inquinata e affollata di nuovi ricchi ma
anche di barboni e ubriaconi. E contro la Chiesa che in Irlanda è tutt’uno con i suoi
ministri che per secoli hanno esercitato un potere fortissimo sulla gente,
barattando la miseria del presente con la promessa del regno dei cieli. “Come
ha potuto cadere così in basso il Clero?”, si domanda Jack Taylor e sembra che
le porte dell’Inferno si spalanchino davanti a lui e a tutta l’isola di
smeraldo.
la recensione è stata pubblicata su www.stradanove.net
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