Voci da mondi diversi. Cina
storia d'amore e di guerra
Zhang Ling, “Rondine, Vento, Stella”
Ed.
Nord, trad. F. Toticchi, pagg. 352, Euro 19,00
6 agosto 1945. L’aereonautica militare
americana sgancia la bomba atomica su Hiroshima.
9 agosto 1945, Una seconda bomba colpisce
Nagasaki.
15 agosto 1945. L’imperatore Hirohito
annuncia ufficialmente, in un discorso radio, la resa del Giappone.
Quel
15 agosto 1945 si festeggia in grande nel campo di addestramento di Yuehu in
Cina. La guerra è finita, i brindisi continuano per giorni. Si torna a casa.
Almeno, i soldati americani di stanza in Cina per addestrare i cinesi nella
lotta contro il Giappone saranno rimpatriati. Tre amici- e le amicizie strette
in tempo di guerra hanno una valenza maggiore- si separeranno.
Il reverendo Billy, medico da campo delle
forze alleate, tornerà in Canada. Vuole raccogliere fondi per poi fare ritorno
e fondare un ospedale.
L’ufficiale Ian Ferguson rimpatrierà negli
Stati Uniti, ma anche lui ha in programma di tornare, se riuscirà a realizzare
il suo sogno.
Il soldato semplice Liu Zhaohu ha davanti a
sé un futuro più incerto, perché la Cina è sull’orlo della guerra civile.
C’è qualcosa di più della stima e dell’amicizia che lega questi tre uomini così diversi. Una donna. Tre uomini e una donna. Tre uomini che amano la stessa donna. E lei, chi ama?
Nello stupore alcolico dei festeggiamenti
per la resa, i tre uomini si scambiano una promessa: quando saranno morti, si
incontreranno lì, nella stessa data della resa, il 15 di agosto. Il primo ad
arrivare , il primo spirito ad arrivare, è il reverendo Billy, morto sulla nave
che lo porta in Canada. Dovrà aspettare diciotto anni prima che lo raggiunga Liu
Zhaohu e infine, settant’anni dopo la loro promessa, arriverà anche il più
longevo di loro, Ian Ferguson. E inizia il loro racconto.
Sono i loro tre spiriti, quindi, a parlare, a ricordare, a costruire la loro storia nella Storia, a restituirci il loro passato. E, anche se non prende mai la parola, anche se apparirà in una scena finale in cui è viva in carne e ossa, è la donna la vera protagonista del romanzo, quella attorno a cui ruota tutto. Una donna, anzi una ragazza al tempo in cui tutti loro si trovavano nel campo di addestramento, con tre nomi, quasi a significare un aspetto diverso di lei che aveva avuto una vita così difficile, così dolorosa.
Per Zhaohu lei era Ah Yan, Rondine, la sua amica di sempre, la ragazzina a cui aveva insegnato a scrivere. Ah Yan gli aveva salvato la vita quando era poco più di una bambina, dichiarando che lui era suo marito e risparmiandogli così la prigionia. E dopo? Che cosa era successo perché Zhaohu la disconoscesse, arrivando addirittura a divorziare da lei? Sappiamo degli stupri di guerra, possiamo immaginarlo.
Per Billy, molto più anziano di lei, era
Stella, la luce della sua vita. L’aveva accolta e curata in condizioni
disperate, le aveva insegnato le cure mediche più facili, aveva fatto di lei
una levatrice.
Per Ian Ferguson era Vento, era come un
soffio d’aria liberatore che lo aveva trasportato via dalla sua vita di prima,
facendo impallidire il ricordo della ragazza che sperava di poter sposare e che
invece aveva sposato un altro.
La guerra, gli scontri con i giapponesi, gli agguati e le morti strazianti, ma anche il villaggio dei quarantuno scalini che scendono al fiume, i campi da tè, le scarpe fatte di stoffa, le inimicizie fra i commilitoni, e poi- per i due che avevano vissuto di più- quello che era successo dopo, che cosa ne era stato di Ian che non aveva mantenuto la promessa fatta a Vento, e di Zhaohu che sarebbe stato salvato una seconda volta da Ah Yan dopo anni di lavoro forzato in una miniera di carbone.
E
sempre, in ogni racconto, giganteggia la figura di una ragazza indomabile,
forte e fiera che reagisce ad ogni colpo della vita, messaggera di speranza
come la Rondine, brillante come una Stella, rigenerante come il Vento.
Un capitolo a sé lo ha il racconto di due
cani, sì, due cani innamorati, diversi tra di loro come lo è Ah Yan da ognuno
dei tre uomini. Uno è il cane addestrato per essere un cane militare e l’altra
è una deliziosa cagnetta bianca. Il cane Ghost (anche lui uno spirito?) morirà
da eroe, la cagnetta Millie andrà regolarmente sulla sua tomba- è una piccola
storia canina specchio di quella umana.
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