Voci da mondi diversi. Gran Bretagna e Irlanda
cento sfumature di giallo
il libro dimenticato
Lisa Jewell, “Ellie, all’improvviso”
Ed.
Neri Pozza, trad. A. Biavasco e V. Guani, pagg. 268, Euro 12,50
Era il 2005 quando Ellie era uscita di
casa per andare in biblioteca e non era più tornata. Scomparsa. Si era detto
che probabilmente era scappata di casa. Probabilmente? Niente affatto.
Impossibile. Era la beniamina della famiglia, era brava a scuola, si stava
preparando per gli esami dopo che aveva migliorato anche in matematica grazie
alle lezione private dell’irlandese Noelle che la considerava la sua alunna
migliore, era innamorata e lei e il suo ragazzo avevano avuto il permesso di
passare del tempo da soli durante l’estate: perché mai sarebbe dovuta scappare?
In jeans, scarpe di tela e con lo zainetto sulle spalle?
Non ci si rende conto di essere felici quando si è felici, quando la felicità è la vita di ogni giorno con le incombenze quotidiane, le piccole arrabbiature, i sorrisi, la stanchezza, i pranzi preparati per un paio di ore e divorati in un minuto, i silenzi, le parole dolci. Dieci anni prima Laurel era felice e non lo sapeva. Aveva tre figli e un marito che amava. Adesso è sola, con il ricordo di Ellie, con il pensiero costante di che cosa possa esserle successo. È lei ad essersi isolata, ad aver smesso di prendersi cura degli altri, che si sono allontanati. I figli sono andati a vivere per conto loro, il marito ha trovato una nuova compagna.
Poi, un giorno, in uno dei soliti caffè che Laurel frequenta, un attraente sconosciuto si siede al tavolo accanto al suo. Assomiglia a suo marito, si veste anche in maniera simile. Lui le offre un pezzo della sua torta di carote. Iniziano a parlare. Dopo tanto tempo Laurel si sente di nuovo viva. Gli telefonerà, usciranno insieme. Lo sconosciuto è separato dalla moglie e ha due figlie avute da due donne diverse. Solo la più piccola, di nove anni, vive con lui. Quando Laurel la incontra, resta fulminata: la somiglianza della bambina con Ellie è stupefacente. Deve essere una coincidenza, no? Eppure, per tutto il tempo in cui Laurel e Floyd si frequentano, Laurel non riesce a lasciarsi andare del tutto. Ha controllato su internet e quello che lui le ha detto, di essere un matematico e anche di una certa fama, è vero. Che cosa non la convince, allora? Perché, dopo essersi infuriata dopo che la compagna di suo figlio le ha detto di avvertire ‘un’aria scura’ intorno a Floyd e di diffidarne, si sente turbata e timorosa?
“Ellie all’improvviso” è un altro
inquietante romanzo di Lisa Jewell. Una voce narrante in prima persona
interviene a metà romanzo, ma, se pensiamo che questa sia una delle tante
storie di ragazzine attirate in una trappola, ci sbagliamo. Lisa Jewell è
maestra dei colpi di scena e ce ne sono parecchi nel libro. Ci sorprendono, ci
stupiscono. Fino alla fine che è duplice ed è una sorta di giustizia, più o
meno poetica.
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