Voci da mondi diversi. Argentina
cento sfumature di giallo
Florencia Etcheves, “Scomparsa”
Ed. Marsilio, trad. Valeria Raimondi,
pagg. 318, Euro 18,00
Un inizio che ci sconcerta. Sembra essere incongruente, tranne che per
il dettaglio che ha a che fare con la morte: una donna con l’hobby dei
necrologi ne legge uno che colpisce la sua attenzione. Aveva dimenticato che
era il 15 di aprile: da dieci anni, quel giorno, compariva un necrologio in
memoria di una ragazza che era scomparsa. Cornelia
Villalba, la metà della tua assenza è amore- dicono le righe pubblicate
quel giorno. E la donna, che ritaglia il necrologio per metterlo nella scatola
dove raccoglie la sua collezione, andrà alla messa funebre in memoria di
Cornelia.
Dieci anni prima la quindicenne Cornelia Villalba era scomparsa durante
una gita scolastica in Patagonia. Erano con lei un’insegnante e altre quattro
ragazze della scuola molto esclusiva che frequentava. Ora, durante la messa in
sua memoria, le ragazze che ormai sono delle donne sono tutte presenti- una fa
la psicologa, un’altra è giornalista, una è sposata e ha un bambino, una è
nella squadra omicidi. La madre di Cornelia non si è mai rassegnata- è convinta
che sua figlia sia ancora viva. Al centro della chiesa un grande ritratto di
Cornelia. Sappiamo presto tre cose che mettono in moto la trama- che non è
stata la famiglia a mettere in mostra la foto di Cornelia in chiesa e tantomeno
a pubblicare ogni anno il necrologio. E succede che viene ucciso il prete che
ha officiato la messa e con cui aveva parlato Manuela (l’agente di polizia che
le compagne chiamavano Pipa al tempo della gita) dopo che la madre di Cornelia
l’aveva incaricata di riprendere in mano il caso.
La storia della ragazza scomparsa si srotola tra il passato e il
presente, tra il racconto degli antefatti- la gita, le scaramucce tra le
compagne, la descrizione della locanda in cui erano alloggiate e della
famigliola che le aveva accolte (la madre, un figlio dal bel fisico aitante e
una ragazzina ritardata), la serata fatale in cui erano tornate in quattro dal bar
dove erano andate all’insaputa della professoressa- e il presente dove molti
nuovi personaggi vengono introdotti. Sono uomini senza scrupoli comandati da un
uomo conosciuto con il nome de ‘l’Egiziano’ (perché mettere uno straniero arabo
a capo della banda?- è uno dei dettagli poco credibili di questo libro) che
guida un traffico di droga e di tratta delle donne.
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