Voci da mondi diversi. Canada
il libro dimenticato
Madeleine Thien, “Certainty” (“Certezze”)
Ed. Granta, pagg. 306 (in italiano
ed. Mondadori)
Ho scoperto Madeleine Thien leggendo “Non dite che non abbiamo niente”,
il suo romanzo candidato al Man Booker Prize del 2016- grandioso,
straordinario, indimenticabile. Mi è stato regalato in originale la sua prima
prova narrativa che desideravo leggere, “Certainty”, pubblicato nel 2007. E
sono stata contenta di essermi avvicinata a lei con “Non dite che non abbiamo
niente” perché “Certainty” è un bel primo libro, con una bella scrittura tersa,
una narrativa ben costruita nell’alternarsi dei tempi e dei luoghi d’azione, ma
non ha certamente l’ampio respiro del secondo romanzo. Dà l’idea di essere una
sorta di prova, un esperimento per la neo-scrittrice.
L’inizio introduce il personaggio del dottor Ansel, in Canada, un uomo
intristito che vive nel ricordo della moglie Gail, morta sei mesi prima. Gail
era giovane, si occupava di documentari per servizi radiofonici. Madeleine
Thien porta alla ribalta un personaggio per volta, soprattutto i membri della
famiglia di Gail, immigrati dall’Indonesia. In realtà Matthew, il padre di
Gail, era cresciuto in Malesia, era un bambino all’epoca dell’occupazione della
Malesia da parte del Giappone.
E nel capitolo in cui l’attenzione è centrata su
di lui, lo vediamo giocare e nascondersi nella giungla con l’amichetta Ani, e
poi assistere all’uccisione del padre da parte dei giapponesi stessi con cui
aveva collaborato. Quello di essere figlio di un disprezzato collaboratore è un
marchio che Matthew porterà su di sé tutta la vita, che gli impedirà di vivere
nel luogo dove è nato, dove ancora ci sono le piantagioni di gomma che
appartenevano a suo padre.E’ un segreto che lo rode dentro, qualcosa di cui non ha mai parlato con nessuno, neppure con la moglie che ha conosciuto e sposato a Melbourne dove è andato a studiare. Lasciando dietro di sé la deliziosa Ani- anzi è Ani che si allontana da lui, altrimenti Matthew non sarebbe mai partito per l’Australia, avrebbe compromesso il suo futuro. E questo- il legame tra Matthew e Ani- è il secondo segreto che lo riguarda. Sarà Gail, bella e inquieta, che cercherà di scoprirlo, così come cerca di scoprire la chiave per decodificare il diario di un internato inglese in un campo di prigionia giapponese.
E’ la certezza che si cerca nel romanzo di Madeleine Thien, un intreccio
di storie d’amore e di perdite, di sacrificio individuale e di appartenenza, di
radici che affondano nel terreno, preziose come il tesoro in moneta inglese che
il padre aveva ordinato a Matthew di seppellire alla base del trentesimo albero
della trentesima fila della piantagione.
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