Voci da mondi diversi. Corea
Kim Ho Yeon, “A Jeju nasce il vento”
Ed.
Salani, trad. , pagg. 288, Euro 17,10
Jaeyeon: una donna amata da due uomini. Il
primo uomo che è anche la voce narrante: Minjung che è stato innamorato di lei.
Il secondo uomo: Andy, con cui Jaeyeon ha avuto una storia prima di conoscere
Minjung.
Che Jaeyeon sia morta, Minjung lo apprende
da un messaggio sul cellulare, inviato dal telefono stesso della ragazza. E da
qui prende inizio la narrazione, con Minjung che va al funerale dove incontra
per la prima volta Andy, riconoscendolo senza averlo mai visto prima. Però
Jaeyeon gliene aveva parlato. Lei lo aveva conosciuto perché insegnava
saltuariamente yoga nella sua palestra e si capiva subito che Andy doveva
essere il proprietario di quella palestra: alto, massiccio, muscoloso, era
l’esatto contrario del mingherlino Minjung che lavorava come editore. Aveva
fatto dell’editing anche sul romanzo di Jaeyeon che era riuscito a far
accettare dalla sua casa editrice ed era così che si erano incontrati e innamorati.Namhae
A un anno dalla morte di Jaeyeon i due ex
si incontrano davanti alla sua tomba- a quanto pare sono gli unici che si
ricordano di lei. E da qui nasce il piano di darle un luogo di riposo che le
sarebbe piaciuto di più di quello squallido cimitero. Andy, il più audace e
scanzonato dei due, elabora il piano per trafugare l’urna. E dopo? Dove la
porteranno? In un posto che lei abbia amato, un posto dove era stata con
Minjung o uno dove era stata con Andy? Sulla spiaggia di Namhae o sull’isola di
Jeju dove lei e Andy erano saliti sulle pendici di un vulcano parassita di cui
Andy non ricordava il nome?
Inizia un viaggio pretestuoso dei due
rivali in amore, tra battute sui loro nomi (unendo il cognome Go al nome
Minjung, il significato è ‘preoccupato’), scambi di confidenze che rivelano il
carattere di ognuno dei due (pavido e sempre indeciso Minjung, rozzo, corporeo,
sbrigativo e superficiale Andy), grandi bevute che ritardano il viaggio e
finiscono per mettere in pericolo l’urna (in effetti le ceneri devono essere
travasate nel barattolo di una bevanda energetica), telefonate dalla casa
editrice che non ha rilasciato alcun permesso a Minjung per assentarsi, spreco
di soldi, i due attraversano la Corea (non mancano i riferimenti alla
separazione delle due Coree) e finiscono, paradossalmente, per diventare amici
per unirsi contro un altro rivale- il regista che ha usato per un film il
copione che Jaeyeon aveva poi trasformato in romanzo e che ha causato
indirettamente la morte della ragazza.vulcani di Jeju
Questo non è il primo romanzo che leggiamo
sull’ultimo viaggio di un defunto. Ricordiamo “Ultimo giro” di Graham Swift, vincitore del
Booker Prize 1996, in cui gli amici e il figliastro partono per esaudire
l’ultimo desiderio di un macellaio di Londra, che le sue ceneri fossero versate
nel mare, e “Mentre morivo” di William Faulkner, indubbiamente il più ricco fra
questi romanzi, il più complesso, il più innovativo con le sue molteplici voci
e le diverse interpretazioni del passato comune.
Il romanzo di Kim Ho Yeon ha in comune con
gli altri citati l’uso della nota comica, quasi dissacratoria, che rende, se
possibile, meno tragico il passaggio dalla vita alla morte, che accentua la
somiglianza tra il viaggio della vita- una mescolanza di eventi felici e tristi-
e questo verso l’ultimo riposo dopo di che non ci sarà più nulla. Se Andy e
Minjong si ubriacano, se sembra che facciano i buffoni, è per non pensare che
Jaeyeon non berrà più con loro, non andrà più su una spiaggia, non si
arrampicherà più su un vulcano, non realizzerà più il suo sogno di scrivere.
la recensione del precedente romanzo, "Il minimarket della signora Yeon" è in data 29 febbraio 2024
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