fresco di lettura
Xu Zechen, “Correndo attraverso Pechino”
Ed. Sellerio, trad. Paolo
Magagnin, pagg. 194, Euro 15,00
Pechino. Pechino in una nebbia di polvere
giallastra che entra nel naso, negli occhi, nella bocca: è la tempesta di
sabbia che turbina più di una volta sulla città nel breve tempo racchiuso nel
romanzo “Correndo attraverso Pechino” di Xu Zechen. Il giovane Dunhuang ha
appena scontato tre mesi di prigione. E se l’è cavata a buon mercato, perché
l’amico insieme al quale vendeva documenti falsi si è addossato tutta la colpa
e starà dentro ancora un bel pezzo. Dunhuang va a zonzo per Pechino, quasi per
riappropriarsi della città. E incontra una ragazza che gli offre di acquistare
dei Dvd. Che se ne fa, Dunhuang, di un Dvd, visto che non solo non ha un
televisore e un lettore di Dvd, ma neppure una casa in cui andare?
In breve:
Dunhuang compra un paio di Dvd, va a cena con la ragazza, si fa presto a
stringere amicizia quando si è giovani e Dunhuang finisce a casa della nuova
amica. La quale, però, sta da anni insieme ad un ragazzo con cui ha litigato:
lei sogna di tornare al paese, sposarsi e avere un bambino, lui non ne vuole
sentir parlare. E, per un certo periodo, avere Dunhuang come compagno e amante
non è poi male.
In quel momento pensò: ma non era Pechino, quella? Se non aveva un tetto c’erano sempre i ponti, se non aveva da mangiare poteva pur sempre mendicarne un po’, chiedere l’elemosina non era illegale. Dov’era finita quella piacevole sensazione di vivere alla giornata, di essere completamente nudo, di non avere né legami né preoccupazioni?
E’ gente giovane che vive alla giornata,
quella che incontriamo nel romanzo di Xu Zechen. C’è posto per tutti a Pechino,
c’è lavoro per tutti. Magari si tratta di un lavoro rischioso, come vendere
documenti falsi (sono molto richieste anche le ricevute false, per avere
rimborsi dallo Stato), oppure Dvd pirata, per non parlare di Dvd porno (i
migliori sono quelli coreani). Dunhuang inizia quasi per gioco, per aiutare
l’amica. Ci prende gusto, ci sa fare con i clienti. Diventa presto un esperto
di quali siano i luoghi migliori in cui piazzarsi- di certo vicino ai vari
ingressi dell’Università,
gli capita di vendere anche trenta copie dello stesso film, se è una pellicola cult che gli studenti di arte o di cinema devono approfondire. Il primo film che gli viene richiesto in gran numero è “Lola corre”. Dunhuang non lo conosceva, lo guarderà anche lui. E in un certo qual modo è come se le scene del film tedesco, con Lola con i suoi capelli di fiamma che corre per Berlino alla ricerca del denaro che serve al suo ragazzo, scorressero sullo sfondo del romanzo, mentre anche Dunhuang inizia a correre nelle strade di Pechino per fare le consegne o per cambiare postazione (dopo aver comprato una bicicletta rubata che viene immediatamente rubata anche a lui) e poi correrà anche alla fine, per evitare un arresto.
gli capita di vendere anche trenta copie dello stesso film, se è una pellicola cult che gli studenti di arte o di cinema devono approfondire. Il primo film che gli viene richiesto in gran numero è “Lola corre”. Dunhuang non lo conosceva, lo guarderà anche lui. E in un certo qual modo è come se le scene del film tedesco, con Lola con i suoi capelli di fiamma che corre per Berlino alla ricerca del denaro che serve al suo ragazzo, scorressero sullo sfondo del romanzo, mentre anche Dunhuang inizia a correre nelle strade di Pechino per fare le consegne o per cambiare postazione (dopo aver comprato una bicicletta rubata che viene immediatamente rubata anche a lui) e poi correrà anche alla fine, per evitare un arresto.
E’ un bravo ragazzo, questo Dunhuang.
Simpatico. E’ vero che vende Dvd pirata facendosi pubblicità in una maniera
clamorosamente ingenua che attira l’occhio della polizia (scrive il suo numero
di telefono sulla polvere gialla che ricopre le automobili, lascia bigliettini
in giro), ma si accerta che i suoi dischi siano di buona qualità, acquistando
pure una certa cultura cinematografica con questo lavoro. Soprattutto Dunhuang
ha un’onestà di fondo che va al di là del commercio illegale. Si tira indietro
di buon grado quando riappare il fidanzato della ragazza che lo ha istradato
alla vendita dei Dvd, ha il chiodo fisso di raggranellare i soldi per tirar
fuori di prigione l’amico arrestato con lui e, se gli ruba la bella Qibao che
questi gli aveva ‘affidato’, be’, alla fine scopriamo che per Qibao lui era uno
dei tanti, anche lei sbarcava il lunario con il mestiere più vecchio del mondo.
La fine, poi, è grandiosa. Battiamo le mani al piccolo leale eroe dei nostri
tempi, un eroe truffaldino senza cavallo, senza quattro o due ruote, uno dei
tanti giovani che hanno imparato l’arte di arrangiarsi nella Pechino
neo-capitalista dove le tonnellate di sabbia piovute dal cielo sembrano
assumere un altro significato: offuscano lo scintillio dei soldi, non sono
tutti strepitosamente ricchi nella nuova Cina.
Un libro gentilmente ironico, scattante e veloce come la corsa di
Dunhuang.
la recensione è stata pubblicata su www.wuz.it
lo scrittore Xu Zechen
ho letto il libro,molto bello...piacevole la scrittura..grazie bruna Gasparini
RispondiEliminagrazie a te per il riscontro. Mi fa sempre piacere sapere se qualcuno ha condiviso le mie letture
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