Voci da mondi diversi. Russia
noir
il libro ritrovato
Georgij Vajner, "Il bacio
di Mida"
Ed. Neri Pozza, pagg. 576, Euro
18,00
Russia, oggigiorno. Una
Russia che è diventata "un' enorme
casa da gioco" dove "tutti giocano, su tutto, su tutti". Ai
tempi del comunismo la gente si annoiava. Adesso la vita è diventata interessante, adesso "c' è il più vorticoso carnevale di tutta la storia".
Gira un' enorme quantità di denaro, è
sempre guerra. Una guerra non troppo pericolosa, non molto sanguinosa,
straordinariamente redditizia.
E' in questa nuova Russia che ha
preso il posto dell' URSS che lo scrittore Georgij Vajner ambienta il suo
romanzo "Il bacio di Mida". Riduttivo definirlo romanzo poliziesco
solo in base all' azione della trama -
un ufficiale capo dell' Interpol viene incaricato di scortare a Mosca un
malavitoso estradato dalla Francia. Senonché questo viene ammazzato subito
dopo il suo arrivo perché la faccenda è più complicata e coinvolge direttamente
il poliziotto e due altre persone, suoi amici d' infanzia. Inseguimenti rocamboleschi, fughe da uscite secondarie, sparatorie,
un pit-bull ucciso con un colpo da maestro e poi impiccato, un party favoloso
che ricorda quello del Grande Gatsby, un attentato che copia quello teso a
Kennedy da Oswald (e c' è un parallelo anche tra l' origine dell' enorme
ricchezza delle vittime). Chi ci va di
mezzo, alla fine, è una donna bellissima e infelice.
Dei tre personaggi principali conosciamo
i veri nomi, Sergej, Kot e Aleksander, e i nomi che si erano attribuiti nei
giochi da bambini: Fedele Destriero, Gatto Audace e Cane Astuto. A distanza di
ventisei anni resta il ricordo
sentimentale di un passato meraviglioso vissuto insieme, ma solo Fedele
Destriero - come ben dice il suo appellativo - non ha dimenticato i vincoli
dell' amicizia. Lo sa bene Aleksander- Cane Astuto che lo vuole sempre vicino a
sé, perché è certo che Kot non lo ucciderà se l' altro è accanto a lui. Resta a
vedere chi dei due ammazzerà prima l' altro.
Tre personaggi paragdimatici e nello stesso tempo fortemente
individualizzati - Sergej a cui
non interessano i soldi, il piedipiatti "fatto ad immagine e somiglianza
di Cristo", che sembra l' unica persona onesta rimasta; Kot, mitico vincitore di una medaglia
olimpica, atleta eccezionale, scanzonato e audace come lo definisce il
soprannome; Aleksander, candidato
governatore della Siberia orientale, il Boss Bossovich, il re Mida che trasforma in oro quello che tocca, che ha capito per
primo che chi possiede l' informatizzazione possiede il potere e la ricchezza.
E si sa che chi è enormemente ricco ha giocato
sporco. Ma anche Aleksander ha un
segreto come il re Mida dalle orecchie d'asino, anzi, più di uno per cui
può venire ricattato dall' amico che lui tradirà con il bacio di Giuda. Un finale amaro: muore anche la Russia
con la donna che tutti e tre hanno amato?
Brillante fusione di generi e di
stili - ampio respiro del romanzo tradizionale russo, atmosfera della
detective story americana, echi della cultura europea che arricchisce ogni
pagina nell' affresco di una società che ha alle spalle la fine di un' utopia.
la recensione è stata pubblicata su www.stradanove.net
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