Voci da mondi diversi. Medio Oriente
il libro ritrovato
il libro ritrovato
cento sfumature di giallo
Esmahan Aykol, “Hotel Bosforo”
Ed. Sellerio, trad. Emanuela
Cervini, pagg. 263, Euro 13,00
Titolo originale: Hotel Bosporus
I turchi mi considerano una tedesca anomala anche perché mi chiamo Kati.
Può sembrare incredibile, ma ho incontrato persone convinte che in Germania
esistessero solo due nomi: Hans per gli uomini e Helga per le donne. Vorrei
proprio sapere chi ha messo in giro questa assurdità.
“Hotel Bosforo”: un titolo che ci trasporta
volando ad una porta tra due mondi, Istanbul. Una protagonista tedesca, Kati
Hirschel, che conosce benissimo la città e parla perfettamente il turco perché
ha vissuto a Istanbul circa metà della sua vita di quasi quarantenne- lei
stessa il prodotto di oriente ed occidente, quindi. E Kati Hirschel sostituisce
la figura del commissario che indaga su un delitto in questo romanzo che è il
primo di una serie scritta da Esmahan Aykol, che è nata ad Edirne in Turchia ma
vive tra Berlino e Istanbul. D’altra parte, Kati pensa di avere qualche diritto
per entrare nelle indagini, perché la sua passione per i libri gialli l’ha
condotta ad aprire una libreria specializzata nel settore: è una libraia
lettrice che indaga, insomma.
Una mattina Kati ha appena avuto il tempo
di aprire il negozio, nervosissima per la ricerca difficile di un parcheggio,
quando riceve una telefonata. Una donna che parla in tedesco. Kati non
riconosce la sua voce. E’ Petra, sua compagna di studi- all’università Petra
studiava recitazione. Dopo la laurea si erano perse di vista. O meglio: Kati aveva
seguito dalla platea i successi cinematografici di Petra, diventata una stella
del cinema, pur se non di quello internazionale. Ora Petra si trova in Turchia
proprio per girare un film di coproduzione turco-tedesca, vuole incontrarla, ha
avuto da sua madre il suo numero di telefono.
Com’è strana la vita, niente è mai come
appare. Dopo una lunga chiacchierata insieme, a Kati è ben chiaro che Petra può
anche aver raggiunto il successo, ma la sua vita non è stata affatto felice
come lei avrebbe immaginato. E poco dopo avviene il delitto al bellissimo hotel
affacciato sul Bosforo, dove alloggia la troupe del cinema. Il regista tedesco
è stato assassinato, e in una maniera piuttosto singolare: lo hanno trovato
immerso nella vasca da bagno dove l’assassino ha fatto cadere il phon
asciugacapelli. Gli altri membri della troupe lo hanno visto ritirarsi in camera
alla fine della serata- era molto ubriaco. Strano che abbia voluto farsi un
bagno, piuttosto che cacciarsi sul letto. In ogni modo l’assassino deve essersi
portato dietro sia il phon sia una prolunga, perché il delitto non è stato
commesso con l’asciugacapelli dell’albergo, fissato alla parete a fianco del
lavabo. Quindi aveva programmato il delitto che, nella sua modalità, farebbe
pensare sia opera di una donna. E girano voci che il regista fosse l’amante di
Petra, anche se l’amica di Kati smentisce categoricamente.
Lo stile narrativo di Esmahan Aykol è
molto vivace, la trama procede veloce tra incontri di Kati con un poliziotto
voglioso (ma a lei non va l’idea di fare sesso con un poliziotto), con un’amica
carissima, con un affascinante e losco produttore turco, con commercianti vari
che hanno i negozi nelle vicinanze della libreria di Kati. Kati ha qualcosa,
nello spirito delle sue battute, nella sua allegria e voglia di vivere, nella
sua propensione alle avventure amorose, che ci ricorda un altro personaggio
della scena del giallo, la Petra Delicado
che è la protagonista dei romanzi seriali di Alicia Giménez- Bartlett: il lungo
soggiorno a Istanbul l’ha resa più mediterranea che tedesca. O forse, come la
stessa Kati spesso suggerisce, ci sono molti stereotipi sui tedeschi in genere.
Quando Kati arriva alla conclusione sull’identità dell’assassino, il lettore si
rallegra con lei che giustizia sia stata fatta e, una volta di più, riflette
che niente è mai come appare e che ci sono colpevoli e colpevoli.
Un romanzo che confronta con disinvoltura
le abitudini di due diverse culture e che mescola il giallo con il nero e il
rosa in un’ambientazione nuova ed esotica.
la recensione è stata pubblicata su www.wuz.it
Esmahan Aykol |
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