venerdì 16 giugno 2017

Patrice Nganang, “Mont Plaisant” ed. 2017

                                                            Voci da mondi diversi. Africa
         romanzo storico
         FRESCO DI LETTURA 

Patrice Nganang, “Mont Plaisant”
Ed. 66thand2nd, trad. M.Balmelli, pagg. 419, Euro 20,00

     ‘Leggo per non essere solo’, ‘leggo per vivere le vite degli altri oltre alla mia’, ‘leggo per sapere con chi condivido lo spazio nel mondo’, e chissà quante altre motivazioni si possono trovare per la lettura. Prendete in mano il romanzo “Mont Plaisant” dello scrittore camerunense Patrice Nganang, sfogliate le prime pagine e vi troverete immersi in una cultura e in un mondo che quasi di certo non conoscete, affascinante come tutto quello che ha il carattere della novità, non facile da comprendere perché ci mancano le nozioni base per seguire appieno i racconti che si srotolano illustrandoci la storia del Camerun tra le due guerre mondiali, in un misto di grande Storia e piccole storie, di nozioni reali e voli favolistici tra magia e diceria e leggenda che, passando di bocca in bocca, è diventata realtà.
Yaoundé
     La voce della grande Storia è quella di Bertha, studentessa negli Stati Uniti ritornata nel suo paese per fare una ricerca sulle origini del nazionalismo camerunense. Quando sente il suo nome- lo stesso della donna che le ha fatto da madre- la vecchissima Sara esce dal mutismo in cui si è chiusa da tempo immemorabile e le racconta la storia della sua vita, che poi non è solo sua ma coinvolge quella di molti altri. Del sultano Nioya, prima di tutti, uomo illuminato amante delle arti e delle scienze, inventore di un suo proprio alfabeto. A nove anni Sara era stata destinata a diventare una delle tante mogli del sultano (681 per l’esattezza) e, invece, era stata presa sotto l’ala protettrice della matrona Bertha che aveva visto in lei qualcosa che le ricordava suo figlio, le aveva rasato i capelli, l’aveva vestita da maschio e le aveva dato il nome di Nebu, come il figlio morto. Era il 1931 e si avvicinava la seconda guerra mondiale. Ecco che le due Storie, quella degli archivi e dei documenti si intreccia con quella orale che deve essere fermata su carta per poter essere tramandata, perché anche questa ha il suo inestimabile valore.
Foumban. Palazzo reale
    E’ una girandola di storie, “Mont Plaisant”, il nome della dimora del sultano Nioya in esilio a Yaoundé e nostalgico di Foumban, la vecchia capitale bamoun. “La Storia è una casa dei mille racconti. E’ una concessione composta da innumerevoli stanze, con passaggi, corridoi, varchi, porte e finestre; un labirinto, sì, un susseguirsi serpeggiante di catene della memoria…”. Ecco dunque storie che ricostruiscono il passato del Camerun (paese composto da più di 200 etnie con lingue diverse), un tempo colonia tedesca e poi, dopo la prima guerra mondiale, diviso tra Francia e Gran Bretagna, attraverso una miriade di personaggi, non solo Nioya ma anche il suo amico e rivale Charles Atangana, e poi Joseph Ngono, professore a Berlino che era tornato in Camerun per restare profondamente deluso (Sara non lo sapeva, ma Ngono era suo padre), e il marito di Bertha ucciso dal figlio, e Nebu, diventato un geniale scultore e morto tragicamente (sua madre Bertha non supererà mai il dramma di questa perdita).
Il colonialismo e le sue colpe, la cultura bamoun e il suo declino, il potere e l’arte, l’amore e il sesso, la gelosia e il tradimento, la suggestione dell’Europa e l’oscurità dello schiavismo, squarci di scene in Germania che anticipano la politica razzista di Hitler, schieramenti diversi nel Camerun, ritorsioni e vendette- c’è veramente tanto nel romanzo di Patrice Nganang, si rischia di essere travolti ed è meglio abbandonarsi al flusso narrativo e lasciarsi incantare dalla capacità affabulatrice dello scrittore. Perché, anche se ogni tanto dobbiamo prendere un respiro e ci sentiamo confusi, siamo però sempre consapevoli che questo è un libro importante, una finestra su un altro mondo.




per contattarmi: picconem@yahoo.com

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