Voci da mondi diversi. Africa
romanzo storico
FRESCO DI LETTURA
Patrice Nganang, “Mont
Plaisant”
Ed. 66thand2nd, trad. M.Balmelli, pagg.
419, Euro 20,00
‘Leggo per non essere solo’, ‘leggo per
vivere le vite degli altri oltre alla mia’, ‘leggo per sapere con chi condivido
lo spazio nel mondo’, e chissà quante altre motivazioni si possono trovare per
la lettura. Prendete in mano il romanzo “Mont Plaisant” dello scrittore
camerunense Patrice Nganang, sfogliate le prime pagine e vi troverete immersi
in una cultura e in un mondo che quasi di certo non conoscete, affascinante
come tutto quello che ha il carattere della novità, non facile da comprendere
perché ci mancano le nozioni base per seguire appieno i racconti che si
srotolano illustrandoci la storia del Camerun tra le due guerre mondiali, in un
misto di grande Storia e piccole storie, di nozioni reali e voli favolistici
tra magia e diceria e leggenda che, passando di bocca in bocca, è diventata
realtà.
Yaoundé |
La voce della grande Storia è quella di
Bertha, studentessa negli Stati Uniti ritornata nel suo paese per fare una
ricerca sulle origini del nazionalismo camerunense. Quando sente il suo nome-
lo stesso della donna che le ha fatto da madre- la vecchissima Sara esce dal
mutismo in cui si è chiusa da tempo immemorabile e le racconta la storia della
sua vita, che poi non è solo sua ma coinvolge quella di molti altri. Del
sultano Nioya, prima di tutti, uomo illuminato amante delle arti e delle
scienze, inventore di un suo proprio alfabeto. A nove anni Sara era stata
destinata a diventare una delle tante mogli del sultano (681 per l’esattezza) e,
invece, era stata presa sotto l’ala protettrice della matrona Bertha che aveva
visto in lei qualcosa che le ricordava suo figlio, le aveva rasato i capelli,
l’aveva vestita da maschio e le aveva dato il nome di Nebu, come il figlio
morto. Era il 1931 e si avvicinava la seconda guerra mondiale. Ecco che le due
Storie, quella degli archivi e dei documenti si intreccia con quella orale che
deve essere fermata su carta per poter essere tramandata, perché anche questa
ha il suo inestimabile valore.
Foumban. Palazzo reale |
Il colonialismo e le sue colpe, la cultura bamoun e il suo declino, il potere e l’arte, l’amore e il sesso, la gelosia e il tradimento, la suggestione dell’Europa e l’oscurità dello schiavismo, squarci di scene in Germania che anticipano la politica razzista di Hitler, schieramenti diversi nel Camerun, ritorsioni e vendette- c’è veramente tanto nel romanzo di Patrice Nganang, si rischia di essere travolti ed è meglio abbandonarsi al flusso narrativo e lasciarsi incantare dalla capacità affabulatrice dello scrittore. Perché, anche se ogni tanto dobbiamo prendere un respiro e ci sentiamo confusi, siamo però sempre consapevoli che questo è un libro importante, una finestra su un altro mondo.
per contattarmi: picconem@yahoo.com
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