Voci da mondi diversi. Francia
il libro ritrovato
Tatiana de Rosnay, “Segreti di famiglia”
Ed. Corbaccio, trad. Valeria
Galassi, pagg. 342, Euro 18,60
Mélanie Rey è ricoverata in un piccolo ospedale di provincia. Ha avuto
un incidente d’auto. Guidava lei. Suo fratello Antoine, seduto accanto a lei, è
incolume. No, non aveva bevuto. Aveva iniziato una frase, voleva dire al
fratello qualcosa di cui si era ricordata. E poi la macchina aveva sbandato ed
era finita fuoristrada. Stavano ritornando a Parigi dopo un finesettimana che
era stata una vacanza-regalo a sorpresa per Mélanie che compiva quarant’anni:
Antoine aveva prenotato per loro a Noirmoutier, il luogo magico dove andavano
da bambini insieme ai nonni e alla mamma. C’erano andati per l’ultima volta nel
1973 e la mamma, l’incantevole Clarisse con i lunghi capelli scuri, era morta
nel febbraio del 1974. Poi nessuno, neppure il loro padre, aveva più nominato
Clarisse. Il padre si era risposato e aveva avuto un’altra figlia. A questo
punto, però, Antoine e Mélanie erano adulti e non vivevano più in casa.
Noirmoutier |
“Segreti di famiglia”: lo annuncia già il
titolo, che la trama del romanzo di Tatiana de Rosnay è la storia di una
famiglia e dei segreti che si nascondono dietro le porte delle due belle case
parigine, quella dei nonni (solo la vecchia Blanche è ancora viva) e quella del
padre, rinomato avvocato. Antoine, architetto, era sempre vissuto all’ombra del
padre famoso e adesso è in crisi: la moglie lo ha lasciato per un uomo
incontrato durante un viaggio. Antoine ha sofferto molto per il divorzio- ha
perso tutto in un colpo solo, la casa, la moglie suo unico amore, i tre figli
che ora passano con lui il finesettimana ogni quindici giorni e che gli pare di
non conoscere più. E Mélanie, che assomiglia così tanto alla madre, è single,
una storia d’amore importante alle spalle. Che cosa ha significato, per
fratello e sorella, tornare a Noirmoutier dove c’è chi si ricorda ancora di
loro, della bella famiglia che erano? E che cosa ha ricordato Mélanie, di così
disturbante da farle provocare un incidente?
Inframmezzati ai capitoli dei
ricordi, delle scene straordinarie della marea, che alternativamente cala e
sale ricoprendo la via d’accesso all’isola sulla costa normanna (una metafora
del meccanismo della memoria), ci sono stralci di lettere in corsivo.
Indoviniamo che devono essere di Clarissa. Scritte a chi? Non di certo al
marito.
Mentre, a seguito di questo viaggio nel passato, Antoine si innamora di
nuovo, altre cose succedono, di vita quotidiana con problemi di figli che
crescono e intanto, uno dopo l’altro, i segreti si schiudono. Più di un
segreto. Il più importante, che può anche essere il più sconvolgente, è quello
che riguarda Clarissa e la sua morte (è sempre bene conoscere la verità?
Mèlanie- che ha messo tutto in moto- non vuole sapere nulla di ciò che il
fratello ha scoperto). Ed erano in parecchi ad esserne al corrente…C’è poi il
segreto della malattia del padre. Se può fare male conoscere la verità a
distanza di anni, una cosa invece è sicura e Antoine l’apprende dalla sua
storia famigliare: non devono esserci segreti, non devono esserci né silenzi né
zone d’ombra. E’ una lezione che cercherà di applicare con i suoi figli.
Noirmoutier. La strada che scompare due volte al giorno |
Non è una storia straordinaria e neppure
originale, quella del romanzo “Segreti di famiglia”. Ma Tatiana de Rosnay (e
già lo abbiamo constatato ne “La chiave di Sarah”) sa raccontare. E sa
intrattenere il lettore.
la recensione è stata pubblicata su www.stradanove.net
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