mercoledì 18 maggio 2016

Simone Sarasso, “Da dove vengo io” ed. 2016

                                                 Casa Nostra. Qui Italia
          noir
         FRESCO DI LETTURA

Simone Sarasso, “Da dove vengo io”
Ed. Marsilio, pagg. 612, Euro 19,50


      Francesco Castiglia (diventerà Frank Costello). Salvatore Lucania (diventerà Charlie Luciano. Perché Charlie? Perché suona bene). Meyer Lansky (del tutto impronunciabile il suo cognome polacco, omettiamolo subito). Benjamin “Bugsy” Siegel. Sono poco più che bambini quando li conosciamo all’inizio del nuovo romanzo “Da dove vengo io” di Simone Sarasso, il primo volume di una serie di nove in cui lo scrittore vuole raccontare cent’anni di malaffare a New York, dal 1901 al 2001. Sono italiani che sono salpati per il viaggio della speranza dalla Sicilia e dalla Calabria. Sono ebrei in fuga dai pogrom in Polonia. Gli italiani neppure sanno come si scrive, ‘America’.
Frank Costello
Per loro resta a lungo ‘la Merica’. E per i genitori di Frank e di Salvatore/Charlie l’inglese non sostituirà mai il dialetto, impareranno solo a dire alcune parole, quelle necessarie.  Abitano tutti nel Lower East Side, un quartiere povero: ma dov’è tutta la meraviglia, dov’è tutto l’oro, che cosa c’è di così diverso dalla vita che avevano prima, al paese? Valeva la pena di affrontare l’ignoto e lasciarsi dietro un pezzo di cuore? E’ da questa delusione, dall’ abbrutimento della miseria che spuntano altri sogni, che si mette a frutto l’arte di arrangiarsi. E, nel grande calderone che è l’America, vale la pena che i mangiaspaghetti e gli ebrei si schierino sullo stesso fronte contro i ‘mick’, gli irlandesi rissosi quanto gli italiani che però hanno il vantaggio della familiarità con la lingua, pur con accento diverso.
     Ha un ritmo serratissimo, “Da dove vengo io”, più di qualunque thriller. Incalzante e veloce. Uno stile fatto di frasi secche come un colpo di pistola, aguzze come pugnalate. E si spara molto, si usa molto il coltello- e non solo queste armi, anche delle spranghe vanno bene- nel romanzo di Sarasso. Da quando i quattro ragazzi si affacciano sul mondo dell’illegalità, tutto avviene in un lento crescendo. Gioco d’azzardo. Sfruttamento della prostituzione. Strozzinaggio. Imposizione di un ‘pizzo’ da pagare per avere protezione. Passa il Volstead Act nel 1919 ed è un colpo di fortuna: importazione di whisky di contrabbando, allestimento di una vera e propria flotta, apertura degli speakeasy, i locali dove si possono consumare alcolici perché i soldi aprono tutte le porte (nessuno sa niente, tutti sanno tutto). E poi droga, un colpo di fortuna ancora più grande. I ragazzi imparano velocemente, imparano a vestirsi, a presentarsi in un’altra maniera come avessero una verniciatura di bon ton. Imparano anche a lasciarsi cadaveri alle spalle senza pensarci su due volte. E’ una mattanza a New York, ma anche a Chicago dove regna Al Capone.
Bugsy Siegel
     Succede tanto, anzi, tantissimo, nelle seicento pagine di “Da dove vengo io”. Succede così in fretta che ci stupiamo quando, verso la fine, leggiamo che il bel Bugsy Siegel ha solo diciassette anni. E’ un susseguirsi tumultuoso di idee brillanti ed astute tutte volte ad un solo scopo, arricchirsi. Bando a qualunque scrupolo o rimorso.
Meyer Lansky
Questo non è un mondo per chi tentenna. Spietatezza è la parola d’ordine. Se qualcuno è di intralcio, se qualcuno si azzarda anche solo a segnalare con un bisbiglio un colpevole, bene, costui deve essere eliminato. Tolto di mezzo. Fatto scomparire. Ridotto al silenzio. Servirà di lezione per tutti.
Questo non è un mondo per i sentimenti. Ne resta un briciolo per ‘la mamma’- si sa che le mamme italiane ed ebree hanno un attaccamento speciale per i figli maschi. Ma anche le mamme devono sapere quando tacere. Frank si innamora e si sposa- la sua è la favola della bella e il bandito, ma quanto sa veramente la bionda Bobbie? Quanto non vuole sapere?
Lucky Luciano
Questo non è un romanzo per chi è debole di stomaco. E’ un libro duro, non potrebbe essere altrimenti. E’ un libro di carne e di sangue, di ingiurie, abbrutimento e parole sporche. E’ un libro in cui i personaggi neppure sanno il significato della parola ‘etica’. In cui il Male diventa sistema di vita trascinando tutti in un gorgo.
E questo è solo l’inizio.

la recensione sarà pubblicata su www.stradanove.net




    

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