Voci da mondi diversi. Stati Uniti d'America
cento sfumature di giallo
FRESCO DI LETTURA
Allen Eskens, “Al posto
di un altro”
Ed.
Neri Pozza, trad. M. Togliani, pagg. 317, Euro 15,30
Un incidente
d’auto spettacolare, di quelli che hanno un risvolto piccante per la
modalità in cui è avvenuto: l’uomo al volante che ha perso il controllo
dell’auto passando nell’altra corsia stava facendo tutt’altro che badare alla
guida, quello che stava andando tranquillo per la sua strada a velocità
regolare è rimasto vittima di un piacere non suo. Ha fatto a tempo a pronunciare poche parole, “Trovatela, prima che loro trovino lei”.
Impossibile capire che cosa intendesse, sennonché, non appena si cerca di
rintracciare qualche suo parente per informarlo della morte, viene fuori che
quello che appare sui documenti non è il suo nome, bensì quello di un amico: Jericho Pope ha preso il posto di James
Putnam. Il che pone una serie di interrogativi: perché, tanto per
incominciare? E che fine ha fatto il vero James Putnam? E a questo punto anche
le frasi smozzicate dette da Jericho/Putnam in punto di morte risuonano
sinistre.
Il tema dello scambio di identità ha offerto infiniti spunti alla narrativa e al
cinema (ricordo, uno per tutti, “Il talento di Mr. Ripley” dal romanzo di
Patricia Highsmith interpretato sul grande schermo da dei giovanissimi Matt
Demond, Jude Law e Gwyneth Paltrow), con altrettante infinite possibilità di
esplorare motivazioni e conseguenze. In “Al posto di un altro”, secondo romanzo
di Allen Eskens dopo l’ottimo “Verità nascoste”, il protagonista non è,
tuttavia, l’uomo dai due nomi. Non potrebbe esserlo, visto che è morto, e
interessa soprattutto perché, da quando Jericho è risuscitato con il nome di
Putnam (perché ufficialmente era già morto in un altro incidente su un gommone
esploso in mare), inizia una caccia alla
cieca per trovare qualcosa. E i
cacciatori sono un poliziotto, Alexander Rupert, e un mercenario, Drago Basta.
Alexander Rupert, poliziotto di Minneapolis come suo
fratello Max, sta attraversando un periodo di crisi. Deve comparire davanti al
gran giurì perché accusato di corruzione.
Alexander nega, è bravissimo a mentire, ma è veramente colpevole di
appropriazione indebita, è la sua parola contro quella del collega che lo
accusa. E poi, dapprima sospetta, poi ha le prove (non per niente è un
poliziotto) che la moglie lo tradisce. Se riuscisse a risolvere il caso Jericho
Pope/James Putnam, forse risalirebbe anche dalla spirale che lo sta
inghiottendo.
Drago
Basta era conosciuto nei Balcani come ‘la
Bestia’. La scena in flash-back in cui Drago ha solo quindici anni quando
degli albanesi entrano a forza in casa sua, è agghiacciante. L’uomo spietato,
glaciale, sanguinario, è nato in quel momento. E’ il pericolo alla massima
potenza perché è freddo, calcolatore, senza scrupoli, uccide chiunque gli intralci la strada, senza neppure guardare chi
sia.
Anni prima era successo qualcosa sullo
yacht che aveva a bordo personaggi importanti del governo ma anche Drago Basta
con un altro nome e Jericho Pope in qualità di ufficiale di marina. Erano state
fatte salire anche due ragazze, due escort, che però erano state portate a riva
prima che il gommone si allontanasse nuovamente con uno dei due uomini del
governo e Jericho. Poi l’esplosione. O almeno così era stato riferito alla
polizia. Che cosa era successo? Se Jericho non era morto, che cosa aveva da nascondere per nascondersi lui stesso?
“Al
posto di un altro” si legge in un fiato perché la tensione è altissima ed è impossibile interrompere la lettura. La
caccia ‘al tesoro’, tanto ambito per diversi motivi da Drago e da Alexander,
non è facile- Jericho è stato abile nel nasconderlo, conoscendo la sua carica
esplosiva, avendo anche sperimentato l’efferatezza delle persone che si
sarebbero mosse sulle sue tracce. E quando Drago entra in azione, c’è una escalation di violenza, un contagio di
violenza- è una carneficina.
Belli
i personaggi dei due fratelli poliziotti, buona la trama, intriganti gli
espedienti tecnologici usati da Drago Basta (ne è passata di acqua sotto i
ponti dai tempi di Agatha Christie!), ogni tanto qualche caduta dal buon gusto
in un libro perfetto per le vacanze.
la recensione sarà pubblicata su www.stradanove.net
Ho letto anch' io questo thriller e mi ritrovo nel tuo pensiero! Non sono una grande amante del genere ma si è fatto leggere con piacere e tanta suspance!
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